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Zanoni: “La Dog tax farebbe aumentare abbandoni e randagismo. Gli animali vanno riconosciuti come esseri senzienti, aiutando anche economicamente i loro possessori”

Venezia, 28 febbraio 2018 – “I numeri del randagismo sono in aumento, pensare a una Dog Tax da 30 euro come ha fatto il consigliere Valdegamberi significa incentivare gli abbandoni. Come Partito Democratico abbiamo un’idea ben diversa: gli animali devono essere finalmente riconosciuti come esseri senzienti, con tutto ciò che ne consegue”. È quanto dichiara il consigliere dem Andrea Zanoni che va all’attacco della maggioranza.

“In Veneto ci sono oltre un milione di cani, siamo la terza regione dopo Friuli ed Emilia Romagna in rapporto al numero di abitanti: capisco che alla Lega e ai suoi alleati possano ‘far gola’ le possibili entrate, ma è un provvedimento totalmente sbagliato.  Andrebbe a penalizzare soprattutto quelle famiglie che nel corso del tempo si sono fatte carico di questi animali, magari adottando cinque o sei cani randagi con grande sacrificio e dedizione. In ogni caso è una scelta da respingere al mittente. Già molti proprietari, in difficoltà economica o di salute, fanno fatica a mantenerli, la tassa darebbe il colpo di grazia. Aumenterebbero anche i costi per i Comuni, poiché crescerebbe il numero di animali nei rifugi, dove sono le amministrazioni a pagare”.

“Quanto ipotizzato da Valdegamberi è assurdo e la nostra proposta, inserita nel programma elettorale, va in tutt’altra direzione: occorre rafforzare la lotta al randagismo e rendere certe le pene per chi commette reati contro gli animali, riconoscendoli come esseri senzienti, modificando sia il Codice civile che penale. Dobbiamo poi ridurre le spese delle cure e dei farmaci, dimezzando l’Iva sulle prestazioni veterinari e incidendo veramente sulla produzione medicinale, in modo da portarne il costo a livello dei farmaci per umani. Una proposta – conclude Zanoni – che non si limita a cani o gatti, ma anche a uccelli e altri animali da compagnia: questi animali sono parte integrante delle famiglie e vanno considerati tali dallo Stato, dando un sostegno al loro mantenimento per chi ha un reddito al di sotto di una certa soglia”.

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