Il Circolo ferrarese del Pd di Porotto, Mizzana, Casaglia e Ravalle è mobilitato per impedire che nell’inceneritore del Gruppo Hera in via Cesare Diana arrivino e vengano smaltiti rifiuti provenienti da altre regioni. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Appoggio la battaglia che si sta conducendo per la salute dei cittadini e per la tutela del territorio. La libera circolazione dei rifiuti imposta dal Governo vanificherebbe gli sforzi di Amministratori locali e cittadini per la raccolta differenziata»
Il piano nazionale collegato alla Legge di Stabilità e proposto dal Ministro all’Ambiente Andrea Orlando, se approvato, permetterà di convogliare nel termovalorizzatore del Gruppo Hera, in via Cesare Diana a Ferrara, rifiuti provenienti da altre regioni. Un’ipotesi che ha scatenato le proteste dei cittadini e la mobilitazione del Circolo del Pd di Porotto, Mizzana, Casaglia e Ravalle, ovvero delle frazioni ferraresi della Circoscrizione 3 dove sorge l’inceneritore.
L’impianto è in funzione dal 1993: nel 2007 e nel 2008, con un progetto di ristrutturazione e potenziamento, sono state attivate due nuove linee di termovalorizzazione. Con la proposta governativa, si permetterebbe l’arrivo a Ferrara di rifiuti da tutta Italia.
L’europarlamentare Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «Condivido la battaglia intrapresa dal circolo del Pd ferrarese a difesa dei cittadini e del territorio. È inaccettabile che il Governo centrale possa pensare di trasformare l’Emilia Romagna nella ciminiera d’Italia. Questo non è un caso isolato in regione, visto che a Coriano (RN), solo pochi giorni fa, si è palesata la stessa prospettiva. Ho già presentato alla Commissione europea un’interrogazione per verificare la compatibilità della legge italiana sull’efficienza energetica degli inceneritori. Se si concertizzasse la sconsiderata ipotesi di convogliare rifiuti di altre regioni a Ferrara verrebbe vanificata la fatica fatta per l’importante progetto della differenziata, che rischia di andare a quel paese per la decisione del Governo di liberalizzare la circolazione dei rifiuti. Ricordo che a Strasburgo, il 24 maggio 2012, il Parlamento europeo ha approvato la relazione “Un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse” che invita la Commissione europea “a razionalizzare la normativa in materia di rifiuti, tenendo conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità di ridurre quelli residui fino a raggiungere l’obiettivo RIFIUTI ZERO”. Per questo, il testo “chiede alla Commissione di presentare proposte entro il 2014 allo scopo di introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili”».
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