ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Zanoni: «Eliminare l’ARPAV significa fare un regalo a chi inquina e a chi minaccia la nostra salute. La Regione prenda in mano la situazione»

Da Vicenza arriva il grido d’allarme dei Sindacati, che annunciano la chiusura delle sedi periferiche ARPAV e la soppressione del laboratorio di analisi berico. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «I tagli indiscriminati imposti dalla Regione sono un regalo alle lobby dei rifiuti, discariche, cementifici e inceneritori. La Regione deve ripensarci: c’è in ballo la salute dei cittadini»

 

Le Rappresentanze sindacali unitarie ARPAV e le Segreterie Regionali Funzione Pubblica CGIL, CISL Funzione Pubblica e UIL Federazione Poteri Locali hanno denunciato, dalla sede vicentina dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) in via Spalato, che i tagli programmati dalla Regione Veneto metteranno fuori gioco l’ente.

 

L’ARPAV conta cento dipendenti nel vicentino ed oltre mille in tutta la regione. Per Vicenza, i tagli annunciati si concretizzeranno con la chiusura delle sedi periferiche e con la soppressione del laboratorio analisi, come previsto dal piano di riorganizzazione.

 

Gli investimenti passati hanno creato un buco da 38 milioni di euro, che si sta cercando di ripianare con i fondi destinati all’esercizio di ARPAV: ci sono mezzi che devono essere revisionati e sono fermi, strumenti che vanno tarati e rimangono inutilizzati.

Nel 2001, quando vennero approvati i tagli, la Provincia di Vicenza non si oppose. Ora, il Sindaco di Vicenza, Achille Variati, annuncia che chiederà alla Regione di riaprire il dialogo e di rivedere il piano di ri-organizzazione.

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo è al fianco di lavoratori e sindacati: «Sono solidale con chi si oppone allo smantellamento di un ente creato per difendere l’ambiente e la salute dei cittadini. Soprattutto, oggi, di fronte alle frequenti emergenze ambientali, sarebbe scriteriato paralizzare l’ARPAV che garantisce un controllo del nostro territorio. La Regione Veneto, nell’operare scelte e tagli, dovrebbe tenere conto delle priorità: la salute dei cittadini, peraltro garantita dall’articolo 32 della Costituzione italiana, è un diritto inviolabile. Gli unici che potrebbero trarre vantaggio dal depotenziamento dell’ARPAV sono le lobby di discariche, cementifici, inceneritori e le ecomafie che vedrebbero allentati i controlli ambientali. Appoggerò ogni iniziativa a tutela dell’ARPAV e contro le ecomafie che si avvantaggerebbero dalla soppressione dell’ente».

 

BACKGROUND

 

La Regione Veneto vorrebbe imporre all’ARPAV un taglio del 20 per cento delle risorse economiche necessarie al funzionamento dell’Agenzia appellandosi alla spending review, ovvero alla revisione della spesa imposta dal Governo Monti. L’operazione significherebbe disporre di meno servizi, meno laboratori, meno presidi nel territorio, meno controlli ambientali.

 

L’ARPAV è stata istituita con la Legge Regionale n°32 del 18 ottobre 1996 ed è diventata operativa il 3 ottobre 1997, portando avanti attività di prevenzione e controllo ambientale attraverso le strutture tecniche presenti nel territorio. All’Agenzia Regionale per l’Ambiente del Veneto operano circa 1000 lavoratori impegnati nei controlli su acqua, aria, suolo, rifiuti, bonifiche, amianto, radioattività, rumore, campi elettromagnetici e sicurezza del territorio. ARPAV collabora con le Forze dell’Ordine per gli interventi di emergenza ambientale e di Protezione Civile.

 

 

 

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

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