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Zanoni (PD): “Sulle misure antismog è anarchia totale. L’incapacità della Giunta Zaia si ripercuote sulla salute dei veneti”

“Forse Zaia può provare con la danza della pioggia per risolvere il problema dell’aria irrespirabile che sta avvelenando i veneti: avrebbe la stessa efficacia delle misure prese finora dalla Giunta”. Ad affermarlo è il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni che chiama in causa Palazzo Balbi sull’inadeguatezza dei provvedimenti antismog.

“In Veneto non c’è una politica vera per combattere l’inquinamento, vige l’anarchia totale a causa dell’incapacità o del menefreghismo di questa Giunta. È evidente che occorre cambiare strategia, trovando misure efficaci che scattino in automatico e riguardino tutto il territorio veneto interessato dall’inquinamento. Invece i Comuni sono abbandonati a se stessi e quindi vanno in ordine sparso. La Regione dovrebbe dettare una strategia, ma resta a guardare. Basti pensare all’esempio della provincia di Treviso dove sono state emesse ordinanze nel capoluogo, a Mogliano, Preganziol e Casale, ma con orari e scadenze diverse, mentre in tutti gli altri Comuni della Marca non c’è alcun divieto. Naturalmente su scala regionale trovare una linea comune è ancora più complicato: a Verona le misure valgono fino al 31 marzo, 14 aprile per Padova, 15 per Venezia e Vicenza. Un bel caos a cui la Giunta Zaia potrebbe porre rimedio ma, nonostante gli appelli arrivati dalle amministrazioni locali, l’unico provvedimento preso è il Piano dell’aria che si è dimostrato assolutamente inadeguato a fronteggiare una vera e propria emergenza”.

“Probabilmente – termina la nota del consigliere democratico – se Zaia pensasse alla salute dei veneti con la stessa dedizione dedicata a caccia, bilinguismo e referendum per l’autonomia, non vivremmo in una regione affumicata e con persone che si ammalano sempre più a causa dello smog”.

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