Zanoni (PD): “Servitù venatorie, la Regione assegni i contributi previsti per legge ai proprietari dei fondi agricoli”

“La stagione della caccia è ormai partita da mesi, ma i proprietari e i conduttori dei fondi agricoli inclusi nel Piano faunistico-venatorio regionale stanno aspettando da anni i contributi previsti per legge sulle servitù venatorie”. Interrogazione a risposta immediata, presentata dal consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni e sottoscritta dal collega Bruno Pigozzo, da Cristina Guarda (AMP) e Pietro Dalla Libera (Veneto Civico). “Nel giro di quattro legislature il Consiglio ha approvato diverse modifiche alla legge regionale sulla caccia, con uno sprint incredibile nell’ultimo anno, accogliendo però sempre le istanze del mondo venatorio, anzi di una minoranza, quella più estremista. Ci sono anche altri cittadini – spiega Zanoni – che hanno a che fare con la caccia, come gli agricoltori e i proprietari di terreni, i cui diritti vengono ignorati. Una delle poche norme che li tutela è quella sui contributi, ma è rimasta lettera morta. Nonostante le numerose richieste già trasmesse a Regione e Province, dei rimborsi al momento non c’è traccia. Il 9 novembre l’associazione Lega per l’Abolizione della Caccia sezione del Veneto ha inviato una nota a tutte le Province, al presidente Zaia, alla sezione regionale Caccia e Pesca e per conoscenza alla Corte dei Conti di Venezia, evidenziando la mancata applicazione delle leggi che disciplinano la materia e fissano i criteri per i contributi e delegano alle Province l’erogazione. Tuttavia la Giunta non può far finta di niente: in caso di accertato inadempimento o di inosservanza può infatti sostituirsi alla Provincia”. “E visto che le Province latitano, non ci risulta infatti che i bandi siano stati emanati, lasciando così inevase le richieste di rimborso – conclude Zanoni – chiediamo alla Giunta quali siano le intenzioni e se garantirà quanto dovuto, ai sensi della normativa statale e regionale”.