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Zanoni (PD): “Sanità privata galoppante perché quella pubblica non garantisce i tempi di attesa. Il consigliere Barbisan si occupi di questo, anziché tagliare nastri”

Venezia, 13 luglio 2020 

“Ho letto della presentazione dei nuovi lavori al Centro Medicina di Villorba, con l’intervento del sindaco Serena e del consigliere regionale della Lega, Riccardo Barbisan. Al privato faccio i complimenti per il successo che sta ottenendo e per l’investimento che ha deciso di fare in provincia di Treviso, al collega Barbisan invece voglio ricordare che in Veneto servirebbe lavorare per potenziare notevolmente la sanità pubblica, quella sanità che si è dimostrata indispensabile e determinante per affrontare la pandemia da Covid19 e salvaguardare i cittadini veneti. È qui che si dovrebbe puntare ed investire di più”. Andrea Zanoni, consigliere regionale PD, commenta così la presenza dei rappresentati della Lega all’inizio dei lavori del Centro Medicina di Villorba dove è previsto un intervento da 5 milioni di euro, con l’apertura di 12 nuovi ambulatori e all’assunzione di ben 60 nuovi addetti;  un’industria quella di Vincenzo Papes che conta in totale 600 dipendenti e 33 sedi: “Il punto fondamentale è che il pubblico non garantisce i tempi di attesa e quindi indirettamente agevola il privato, costringendo il cittadino ad andare da quest’ultimo. I dati parlano chiaro: 3.2 miliardi l’anno che i veneti pagano di tasca propria per curarsi; la specialistica ambulatoriale del privato accreditato rappresenta il 17% del totale. Ormai chi può permetterselo preferisce fare così, perché l’alternativa per una visita specialistica è aspettare parecchi mesi oppure, se la si vuole in tempi ragionevoli, percorrere anche 50 chilometri di distanza”.

 

Ma non è il solo problema, sottolinea ancora Zanoni: “Un sistema con una sanità privata galoppante comporta il gravissimo fenomeno della fuga degli specialisti dalle strutture pubbliche a causa di turni massacranti e condizioni economiche poco favorevoli, specialisti attratti dal privato che, come vediamo, investe e ingrandisce i propri studi medici.  Di conseguenza la sanità pubblica del Veneto è costretta ad assumere medici, anche dall’estero, con esperienza e  formazione a livello sicuramente inferiore rispetto a quelli che se ne vanno al privato. Ricordo inoltre che dal 2013 ad oggi c’è stata una diminuzione complessiva di posti letto nelle strutture sanitarie, ovviamente solo nel pubblico, perché nel privato sono aumentati, così come l’offerta per chi proviene da fuori Regione”.

 

“Il privato, a causa di una sanità pubblica in affanno dovuta a scelte sbagliate, fa affari d’oro. Invito il consigliere Barbisan, se trova il tempo, tra un taglio del nastro e l’altro, a sentire cosa ne pensano i cittadini della nostra provincia in particolare sulle liste di attesa e sulla scelta spesso obbligata di rivolgersi al privato – conclude Zanoni – scoprirà un’amara realtà, magari scomoda per Zaia & Co”.

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