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Zanoni (PD): “Pedemontana, la maggioranza ascolti le preoccupazioni di Cantone. Sbagliato bocciare la mia proposta sul parere preventivo dell’Anac”

“Forse le mie perplessità sulla Pedemontana non erano così infondate, visto che sono le stesse espresse dal presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone. E questo conferma l’errore della maggioranza di bocciare in modo pregiudiziale la mia proposta, di sospendere il voto sulla modifica del Def, chiedendo un parere preventivo a Corte dei Conti e Anac, appoggiata dal mio gruppo, dai Cinque Stelle e dalle civiche”. A dirlo è il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni mettendo in evidenza le parole di Cantone sulla Superstrada Pedemontana durante la visita a Vicenza nello scorso fine settimana e ricordando il voto negativo dell’aula (26-15 il risultato, contraria tutta la maggioranza ovvero Lega, Lista Zaia, Forza Italia, Siamo Veneto, Fratelli d’Italia-Mondo Rurale) alla sua richiesta.

“Nel suo discorso Cantone ha posto l’accento sul rispetto delle regole, anche per quanto riguarda la ripartizione del rischio che invece, nella convenzione proposta dalla Regione, è tutto sulle spalle del concedente e quindi dei cittadini. Ha inoltre sottolineato come il nuovo piano – prosegue Zanoni – sia al momento assai generico e modifica molto la struttura del project, ma, soprattutto, ha parlato chiaro sulle opere da concludere a ogni costo perché ormai avviate, dicendo che la ‘scusa’ dei cantieri aperti non può trasformarsi in una sorta di estorsione nei confronti del concedente. Di fronte alle perplessità di un organismo così autorevole credo che un ripensamento sia doveroso – aggiunge Zanoni. – Sono sempre convinto che prevenire sia meglio che curare, ma la Giunta e la maggioranza che la sostiene preferiscono tirare dritto, rischiando di trascinare in fondo al burrone tutti i veneti. Quelli che, per ora, saranno chiamati a pagare l’opera, con l’addizionale Irpef e la cancellazione delle esenzioni dai pedaggi, a causa delle inadempienze del concessionario. Ma la modifica sostanziale del contratto – termina il consigliere dem – potrebbe causare un buco nelle casse della Regione ben più pesante, viste le stime assai ottimiste sui flussi di traffico, che dovrà essere poi ripianato dai soliti noti”.

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