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Zanoni (PD): “L’Amazzonia brucia a causa dell’irresponsabile Bolsonaro. Il presidente brasiliano è una vergogna veneta, così come chi esultava per la sua elezione”

Venezia, 28 agosto 2019

“Bolsonaro è una vergogna veneta, così come dovrebbero vergognarsi quei consiglieri leghisti che esultavano al momento della sua elezione, quando era ben noto chi fosse il neopresidente del Brasile e loro lo definivano addirittura ‘orgoglio’ della nostra regione e nostro ambasciatore nel mondo essendo, pare, di origini venete. Purtroppo la realtà sta andando oltre ogni peggiore previsione. L’Amazzonia è in fiamme e lui fa l’offeso di fronte al G7 che gli propone aiuti economici per combattere incendi e deforestazione, siamo alla follia totale”. È quanto afferma il consigliere regionale Andrea Zanoni e vicepresidente della commissione Ambiente Andrea Zanoni, che attacca duramente le scelte del presidente brasiliano, esaltato a suo tempo da esponenti della Lega per le sue origini. 

 

“Lo definirono un ambasciatore dei valori veneti e un modello per i nostri emigranti nel mondo. Di quali valori stiamo parlando? Del suo odio per donne, omosessuali e persone di colore? O del suo impegno per distruggere l’ambiente? Davvero si può ridurre tutto a una questione di campanile? In un anno la deforestazione dell’Amazzonia è aumentata del 60%, a causa agli incendi in gran parte dolosi per far spazio ai pascoli. A fronte dei dati drammatici forniti dall’Istituto nazionale del Brasile di ricerca spaziale (Inpi) la risposta di Bolsonaro è stata quella di silurare il capo dell’agenzia. Ha lasciato campo libero alle multinazionali che disboscano per fare spazio alle coltivazioni di soia e agli allevamenti, accusando in maniera grottesca degli incendi le Ong ambientaliste. Stanno distruggendo il più grande polmone del mondo, stanno bruciando vivi milioni di animali selvatici unici, con la complicità e il compiacimento dell’irresponsabile presidente brasiliano che tanto piace ai leghisti”.

 

“Del resto – continua Zanoni – sui cambiamenti climatici la pensano allo stesso modo, sono entrambi negazionisti. Anche nel prossimo bilancio, approvato la scorsa settimana in Giunta, non c’è nessun capitolo, nessun investimento per la lotta ai cambiamenti climatici e Zaia continua ad autorizzare disboscamenti per far spazio ai vigneti di Prosecco quando tutti gli indici dicono che per salvare il pianeta dovremmo piantare alberi su alberi. E questa è un’altra vergogna veneta”.

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