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Zanoni (PD): “La Regione in silenzio resta dentro al progetto UE WolfAlps: snobbata la mozione Berlato/Finco per evitare di rendere i soldi utilizzati dal 2013”

“Forse qualcuno in Giunta è rinsavito, fatto sta che la Regione al di là delle promesse, non è mai uscita dal progetto WolfAlps. La mozione Berlato-Finco si è rivelata l’ennesima pagliacciata di questa allegra compagnia che pensa di risolvere i problemi legati alle predazioni eliminando il lupo con le scartoffie”. È quanto dichiara Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, a proposito della mozione 230 presentata dalla maggioranza in cui si chiedeva, al punto 3, di recedere dal progetto dell’Unione Europea. Mozione passata con 26 voti a favore, 12 contrari (tra cui l’intero gruppo PD) e 5 astenuti.

“Ho avuto la conferma da fonti interne alla Giunta. Evidentemente laddove non arriva il buonsenso arrivano le ragioni del portafogli – aggiunge Zanoni – In caso di uscita anticipata, la Regione avrebbe dovuto restituire i soldi utilizzati dal 2013 a oggi, inoltre avrebbe provocato dei danni economici anche agli altri partner del progetto (Corpo Forestale dello Stato, Museo delle Scienze di Trento, Ente di gestione Aree Protette Alpi Cozie, Ente di gestione del Parco naturale del M’arguirei, Ente di gestione Aree protette dell’Ossola, Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio, Ente Parco nazionale Val Grande, Regione Lombardia, Università di Lubiana e Parco Nazionale del Triava, entrambi in Slovenia), poiché se esce uno, crolla tutto. Se la sconsiderata mossa chiesta a gran voce dalla maggioranza fosse approdata in porto ci sarebbe stato un rischio concreto di contenziosi legali e altri soldi da sborsare”.

“Anziché continuare con lo scaricabarile, dando sempre la colpa a qualcun altro per la propria inefficienza e incapacità amministrativa, la Regione dovrebbe ringraziare l’Unione Europea e tenersi stretta questo progetto che ormai termina a maggio: risulta infatti che anche grazie a WolfAlps siano stati recentemente stanziati 100mila euro per il ristoro dei danni predazione e altri 200mila euro per dei bandi per le recinzioni.  insiste Zanoni.

“Ricordo, infine, agli amici dal grilletto facile che il lupo è una specie particolarmente protetta e che gli addetti ai controlli in materia stanno intensificando la sorveglianza per scongiurare ogni possibile atto di bracconaggio. Mi auguro che nessun folle pensi di uccidere i lupi perché, se scoperto, lo aspetterebbe un esercito di associazioni pronte a costituirsi parte civile e chiedere il risarcimento dei danni che andrebbe ad aggiungersi alle pesantissime sanzioni previste per ammazza questi animali, sanzioni che contemplano anche l’arresto”.

 
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