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Zanoni (PD): “La Commissione di garanzia statutaria va istituita al più presto, per evitare che l’opposizione venga imbavagliata”

Venezia, 19 luglio 2019

“La Commissione di garanzia statutaria non può più attendere, troppo spesso le prerogative della minoranza sono state schiacciate. È l’unico strumento previsto dal regolamento non ancora attuato. Come mai?”. È quanto afferma Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico e primo firmatario del Pdl 398 sottoscritto da tutti i colleghi del PD, Civica per il Veneto, Leu e IiC, illustrato martedì in Prima commissione. “È un organo di consulenza e garanzia, formato da tre membri, eletti con la maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio, scelti tra esperti di fama nazionale e regionale di diritto costituzionale o amministrativo o regionale”.

 

“Sono passati dieci mesi dal momento del deposito, evidentemente non è un tema che sta a cuore alla maggioranza. Crediamo invece sia ormai irrinunciabile per una corretta applicazione dello Statuto. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una compressione delle prerogative dei consiglieri, messi nella condizione di non svolgere al meglio il proprio mandato. Ricordo le forzature regolamentari che hanno caratterizzato l’approvazione della riforma sanitaria con Azienda Zero, facendo decadere alcuni subemendamenti dell’opposizione per sbloccare l’impasse della maggioranza. 

 

Ma non è un esempio isolato – insiste il consigliere PD – Pensiamo alla determina della Giunta per il regolamento dell’aprile 2018 con cui sono stati fissati dei limiti di parole ai fini dell’ammissibilità degli atti ispettivi e vincoli più stringenti per quanto riguarda la ‘non  conformità’ alla natura dell’atto, un bel modo per ridurre l’efficacia delle interrogazioni scritte e a risposta immediata. Infine torno a sottolineare i ritardi nelle risposte alle interrogazioni, su cui ho sollecitato anche un intervento del presidente Ciambetti nella seduta del 25 giugno.

 

Allora quelle scadute erano ben 412, una su tre non viene ‘evasa’ entro i termini di regolamento, 15 giorni per le interrogazioni a risposta immediata e 20 per quelle a risposta scritta. E la situazione in queste settimane non è certo migliorata. Trovo sia una grave mancanza di rispetto non solo nei confronti dei consiglieri, ma di tutti i cittadini veneti che rappresentiamo – protesta Zanoni – Mi auguro che, dopo questo passaggio in Commissione, il Pdl approdi rapidamente in aula e che ci sia un consenso unanime”. 

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