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Zanoni (PD): “Inquinamento luminoso, no a deroghe generalizzate alla legge che tutela ambiente e paesaggio”

Venezia, 21 maggio 2020

“Abbiamo la normativa più avanzata d’Italia sul contrasto dell’inquinamento luminoso e la maggioranza, anziché pensare ad applicare la legge fino in fondo, propone di depotenziarla inserendo deroghe generalizzate per tutti gli impianti sportivi. È davvero una scelta azzardata”. Ad affermarlo è Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Ambiente, a margine della seduta odierna dove sono state illustrate due proposte di legge, targate Lega, Lista Zaia e Fratelli d’Italia, che modificano la normativa sul contenimento luminoso e sul risparmio energetico per la tutela dell’ambiente e dell’attività e degli osservatori astronomici, nel corso della quale sono stati ascoltati il direttore generale di Arpav  Luca Marchesi, Adis Zatta del direttivo di Anci Veneto e Luca Zaggia segretario di Venetostellato. “Mi auguro e l’ho chiesto esplicitamente, che nelle prossime settimane si possa sentire in audizione anche gli esperti dell’Osservatorio permanente sul fenomeno dell’inquinamento luminoso. Entrambi i provvedimenti presentati oggi – riprende Zanoni – vogliono modificare la deroga, attualmente prevista per gli impianti sportivi con una capienza superiore ai 5mila spettatori, estendendola a tutti. È una scelta assurda: abbiamo una norma, approvata all’unanimità a luglio 2009, che in 11 anni ha permesso di contenere l’inquinamento luminoso, risparmiare energia e soldi alle pubbliche amministrazioni, tutelare ambiente, biodiversità e l’attività degli osservatori astronomici che in Veneto sono uno ogni 100 chilometri quadri, la densità più alta d’Italia; evidentemente siamo il popolo al mondo che più ama guardare le stelle!”.

“Le proposte della maggioranza ci farebbero fare un netto passo indietro rispetto agli obiettivi raggiunti, non vorrei che per accontentare qualche caso specifico si rischi di depotenziare un’intera legge. Quella attuale prevede la deroga solo per gli impianti più grossi perché questi sono spesso teatro di eventi con riprese televisive, che richiedono purtroppo una maggiore illuminazione notturna. I due Pdl vogliono garantire una sorta di ‘liberi tutti’, con semplificazioni generalizzate, senza prevedere una tempistica per le deroghe (valgono per un singolo spettacolo, per un mese o per un anno?) né se  le responsabilità riguardano i proprietari dell’impianto o gli utilizzatori, inoltre senza produrre un parere tecnico. Prima di pensare a modifiche, credo sarebbe doveroso preoccuparci dell’applicazione di questa legge, dando attuazione alle disposizioni ‘dormienti’, a partire dall’articolo 8 che fissa delle fasce di rispetto attorno a osservatori astronomici e aree naturali protette: la Giunta doveva definirle entro 4 mesi, sono passati 11 anni e ancora tutto tace”. 

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