Venezia, 10 settembre 2018
“Continueremo con la battaglia per affossare il provvedimento sulla naja obbligatoria, perché è quello che ci chiedono i giovani. Loro vogliono studiare e lavorare, non sparare”. È quanto afferma il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni, tornando sul Progetto di legge statale 37 sulla reintroduzione del servizio militare per ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni, che tornerà a essere discusso dall’assemblea di Palazzo Ferro Fini la prossima settimana.
“In questi giorni ho incontrato decine di persone tra conferenze pubbliche nel trevigiano e la Festa dell’Unità di Ravenna, militanti e sostenitori del PD ma non solo. E in molti mi hanno chiesto di fare il possibile per bloccare un provvedimento assurdo che Zaia e la Lega, insieme ai loro alleati, vogliono far approvare. È curioso come il governatore che ci presenta questo Progetto di legge sia lo stesso che ad Altivole, in provincia di Treviso, fece l’obiettore di coscienza aiutando indigenti e anziani. Ha quantomeno le idee un po’ confuse”, sottolinea ancora il consigliere democratico trevigiano.
“Se c’è un vuoto formativo facciamo in modo di colmarlo con gli strumenti giusti: in una regione dove la disoccupazione giovanile è al 21% c’è bisogno di altro, non di insegnare ai giovani a tenere in mano un fucile. Con i 15 miliardi, il costo annuo stimato a livello nazionale per questa follia, potremmo investire seriamente sul diritto allo studio e al lavoro, su scuole e formazione professionale al passo con i tempi dotate delle tecnologie a utili a un reale sbocco occupazionale. Zaia – attacca in conclusione Zanoni – decida se vengono ‘prima i veneti’ che non l'hanno votato per farsi rubare otto mesi della loro vita, oppure Salvini che ha pubblicamente spinto per la proposta in più di un’occasione”.