L’eurodeputato PD Andrea Zanoni firma il Manifesto dei Beni Comuni che chiede all’UE il riconoscimento del concetto di “bene comune”.
“I beni comuni, come l’acqua, sono universali, appartengono a tutti e non devono in nessun caso essere oggetto di appropriazione de parte delle autorità e/o degli interessi privati”. Lo ha affermato l’eurodeputato PD Andrea Zanoni firmando il Manifesto per i Beni Comuni nell’Unione Europea.
“Le Istituzioni dell’Unione Europea, nel loro ruolo di garanti delle libertà fondamentali, della pace, della diversità culturale e del diritto devono assicurare il rispetto e la tutela dei beni comuni – afferma Zanoni – L’acqua, bene comune emblematico, non deve essere privatizzata o considerata come una merce. E neppure la cultura, l’istruzione e la salute possono essere trattate come beni commerciali ma piuttosto come patrimonio comune, protetto e reso migliore dalle collettività democratiche”.
Il Manifesto chiede il riconoscimento della nozione di bene comune da parte del Parlamento Europeo e la sua integrazione nei testi legislativi europei. Per questo chiede anche la creazione di un gruppo interparlamentare che abbia l’obiettivo di porre le basi per il riconoscimento giuridico e politico dei beni comuni all’interno delle istituzioni europee.
“Per rispondere alle sfide economiche, sociali e ambientali della nostra società, il Parlamento Europeo deve adottare una attitudine progressista creando un regime giuridico per i beni comuni capace di assicurare la loro gestione e la loro protezione. I diritti dei cittadini vengono prima di tutti gli interessi privati”, conclude l’eurodeputato.
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