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Zanoni (PD): “Da Zaia solidarietà solo a parole. Sindaci e cittadini del Bellunese abbandonati dalla Regione, che non ha stanziato un solo euro”

 

Venezia, 25 gennaio 2019

“Per la Regione i Comuni devono arrangiarsi, perché al di là delle belle parole e della solidarietà di facciata, Zaia non ha messo un euro a loro disposizione. Le amministrazioni non possono fare tutto da sole, perciò appoggio la protesta di questi giorni di sindaci e assessori dell’Agordino: ricordo al governatore che il Bellunese non è solo Cortina e le Olimpiadi”. Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico va all’attacco della Giunta e torna sulle mancate risorse destinate dalla Regione alle zone colpite dal maltempo dello scorso fine ottobre. 

 

“C’è bisogno di soldi per il ripristino e la messa in sicurezza delle strade e della viabilità silvopastorale, così come per raccogliere, stoccare e vendere il legname. Le piante lasciate a terra, se attaccate dal bostrico, rischiano di trasmettere questo parassita a quelle rimaste in piedi, con una conseguente doppia devastazione. La Regione, al di là dell’immediata emergenza, ha fatto ben poco. Non c’è ancora il Piano di azione richiesto dalla Protezione civile ma già predisposto dalla  confinante Provincia autonoma di Trento, né sono state prese misure come la sospensione delle tasse o del bollo auto per le popolazioni colpite. In sede di bilancio la nostra proposta per reperire fondi è stata bocciata con sdegno, nessuna risposta a una tragedia immane, la Giunta si è limitata a battere cassa con Roma e Bruxelles. Ora stiamo incalzando la regione con una nuova interrogazione a risposta scritta che abbiamo depositato a inizio anno, la n.678, dopo la precedente interrogazione a risposta immediata dello scorso dicembre, la n.684,  sulle quali la Giunta ancora tace, inoltre attendiamo di votare in aula la nostra mozione, la n.434, depositata ancora lo scorso novembre.”.

 

“Una tragedia – sottolinea Zanoni – utilizzata da Zaia e Bottacin, così come da Salvini e Di Maio come occasione mediatica per farsi riprendere con le divise della Protezione civile o dei Vigili del fuoco. Penso sia un grave sfregio alle popolazioni colpite che non hanno certo bisogno di comparsate per ‘spararsi un selfie’ da pubblicare sui social e altre sceneggiate. Evidentemente la Giunta Zaia si ricorda del Bellunese solo se ci sono le telecamere, basti pensare alla pagliacciata allestita sulla vetta della Marmolada. Ma i problemi della montagna sono ben altri. Zaia dovrebbe stare un po’ meno davanti ai teleobiettivi e un po’ di più seduto alla scrivania, a lavorare per trovare le soluzioni utili ad aiutare economicamente aziende, sindaci e i cittadini alle prese con un disastro ambientale epocale e senza un euro di contributo regionale”.

 

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