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Zanoni (PD) “Candidatura Unesco del Prosecco: dossier solo in inglese, nonostante il generoso finanziamento pubblico. La Regione solleciti la traduzione in italiano”

 Venezia, 22 luglio 2019

“Visto che la candidatura Unesco delle Colline del Prosecco è costata decine di migliaia di euro pubblici, credo sia doveroso rendere disponibile il dossier, dove si illustrano dettagliatamente le motivazioni a sostegno della richiesta allegando la documentazione e la cartografia necessarie, anche in italiano. Invece, sul sito dell’Associazione temporanea di scopo (Ats) ‘Le Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità’, lo studio si trova solo in inglese. Dopo averli contattati, mi è stato risposto che non è prevista alcuna traduzione in italiano. La Regione dovrebbe intervenire: trasparenza e partecipazione pubblica sono sancite dallo Statuto del Veneto!”. Il sollecito arriva dal consigliere regionale trevigiano del Partito Democratico Andrea Zanoni tramite un’interrogazione alla Giunta Zaia. 

 

“La promozione della candidatura, risultata poi vincente, è stata fatta anche con i soldi dei contribuenti, con un finanziamento assai generoso, quindi occorrono massima trasparenza e diffusione possibili. Certo, è singolare il comportamento della Regione: da un lato vuole introdurre l’insegnamento della lingua veneta a scuola, dall’altro non si preoccupa di far tradurre neppure in italiano documenti che interessano tutti i cittadini. Un’accortezza che non ha avuto neanche il Consorzio”, sottolinea ancora il vicepresidente della commissione Ambiente, prima di elencare gli atti a sostegno della ‘corsa Unesco’ da parte della Giunta Zaia fin dal 2009, quando è stato avviato il percorso concluso il 7 luglio a Baku. “Solo nel 2014, con due delibere nello stesso giorno, sono arrivati 150mila euro al Consorzio tutela del vino Conegliano-Valdobbiadene Prosecco per il dossier e per attività di marketing turistico oltre che di valorizzazione e promozione del territorio. Ancora nel 2016 sono stati destinati altri 20mila euro per un servizio di consulenza esterno per completare lo studio”, evidenzia Zanoni. “Adesso che il traguardo è stato raggiunto e questo documento è pubblico – conclude – non vedo alcuna ragione per non farlo conoscere nei dettagli a chiunque fosse interessato. È un diritto di tutti i veneti, anche di quelli che non comprendono l’inglese”.

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