E’ tempo di elezioni, è tempo di raccogliere i voti dei Veneti e Zaia, da ottimo comunicatore, si dichiara contro gli OGM, contro gli inceneritori e contro il nucleare.Questo è il messaggio di Zaia che va in onda quotidianamente sui giornali e televisioni locali e nazionali.
Basta fare attenzione e documentarsi un po’ per capire che quella di Zaia è una posizione momentanea, utile solo alla campagna elettorale, pronta ad essere stravolta nel dopo elezioni.
Basterebbe ricordare le dichiarazioni di Zaia sugli OGM del giugno 2008, quando diceva: “Siamo favorevoli all’avvio della sperimentazione in maniera molto coerente […]“; e ancora: “Gli americani che li utilizzano da 25 anni hanno rilevato ricadute sul minore utilizzo di anticrittogamici e un aumento della produttività del mais del 40%”.
Nella realtà, a smascherare il ministro dell’agricoltura pensa la stessa Lega, tramite il ministro Calderoli che, in merito alle posizioni di Zaia su nucleare e OGM, domenica 7 febbraio sul Sole 24 Ore, ha dichiarato: “Sono semplici posizioni personali che non rispecchiano la posizione della Lega”.
Zaia, inoltre, nel consiglio dei ministri del 10 febbraio, ha addirittura votato a favore dell’ultimo decreto sul nucleare in Italia, quello sui siti dove sorgeranno le centrali.
I Veneti sono avvisati, c’è uno Zaia virtuale, in versione campagna elettorale, che promette di difendere il Veneto, e c’è poi lo Zaia reale del dopo elezioni pronto ad obbedire ai lombardi Bossi e Calderoli per l’approvazione di OGM, inceneritori di Silea e Mogliano, e centrale nucleare. Ora spetta solo ai Veneti non farsi bidonare ancora una volta.
Ai leghisti lancio un appello: fatevi firmare un documento scritto di Zaia contro nucleare, OGM ed inceneritori, con l’impegno alle dimissioni se qualcuno, da Roma o da Milano, imporrà al Veneto queste bombe ecologiche. Per fortuna, Italia dei Valori proprio domenica scorsa ha approvato al congresso nazionale una mozione per una lotta ferma contro inceneritori, OGM e nucleare, annunciando un referendum contro il nucleare e la privatizzazione dell’acqua.