Venezia, 20 giugno 2019
“Il diritto alla salute dei bambini viene prima dei diritti di un privato che sapeva benissimo di andare a piantare delle viti a ridosso di un luogo sensibile. Il sindaco è stato eletto per risolvere i problemi dei cittadini, prenda coraggio e agisca”. È quanto chiede il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni a proposito del vigneto di San Giacomo a Veglia accanto alla scuola dell’infanzia, condividendo la protesta-ultimatum dei genitori che, dopo l’ordinanza del Tar, hanno incontrato il primo cittadino di Vittorio Veneto, Antonio Miatto.
“Il Tar ha ordinato l’espianto, non ci si può rifugiare dietro al ricorso della proprietà e agli eventuali risarcimenti da pagare, aspettando almeno fino a gennaio 2020 quando ci sarà la sentenza. Anche perché nel frattempo il trattamento chimico sulle barbatelle continua, alla faccia della legge e dell’ordinanza.
Quel terreno è classificato urbanisticamente come zona F, il vigneto lì non ci può stare. È inaccettabile che un’amministrazione si pieghi senza batter ciglio ai voleri di un privato, a maggior ragione quando in campagna elettorale aveva promesso ben altro. Certo – conclude Zanoni che a Palazzo Ferro Fini è anche vicepresidente della commissione Ambiente – questi casi potrebbero essere risolti più facilmente se la Regione facesse la propria parte, fissando regole valide per tutti e non lasciando i Comuni in balìa della sensibilità dei singoli produttori.
Invece ha preferito finanziare in maniera indiscriminata la corsa al Prosecco, autorizzando ovunque nuovi impianti ed ecco i risultati. Invito quindi Miatto a rivolgersi ai suoi compari leghisti di Palazzo Balbi, in modo che in futuro non si verifichino più episodi simili”.