ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Treviso: condannato il responsabile di traffici illeciti di fauna selvatica.

Zanoni: “Bene la condanna del principale imputato, male la prescrizione dei reati venatori e maltrattamento animali a causa di un sistema sanzionatorio del tutto inefficace.”

Si è concluso oggi il processo iniziato nel 2012, per bracconaggio, maltrattamento animali, furto di fauna selvatica ai danni dello stato, ecc., a carico di 9 imputati tra i quali due dipendenti della provincia per fatti accaduti tra il 2007 e il 2009. Purtroppo a causa degli anni trascorsi molti reati sono caduti in prescrizione e alla fine la condanna è arrivata solo per un dei nove,  Maurizio Pasini del 1958 residente a Vittorio Veneto.

Pasini gestiva un impianto di cattura di uccelli migratori destinati ad essere utilizzati come richiami vivi dai cacciatori nella caccia da appostamento. In questo impianto del tipo roccolo, autorizzato dalla Provincia di Treviso e funzionante coi soldi dei contribuenti,  gli uccelli catturati invece di essere consegnati alla Provincia di Treviso venivano venduti a privati.

Pasini è stato condannato per i reati di cui agli articoli 110, 81, 624 e 625 c.7 del codice penale alla pena di 8 mesi di reclusione e 200 euro di multa, più al pagamento delle spese legali alle parti e al risarcimento dei danni morali alla LAC e alla LAV da definirsi in altro giudizio, perché in concorso con altri imputati e in violazione della legge sulla caccia catturava esemplari di Tordi sasselli e Cesene, se ne impossessava e per trarne profitto li immetteva clandestinamente nel mercato illegale della fauna selvatica.

Tra i reati caduti in prescrizione ci sono quelli alla legge sulla caccia, la 157/92 e il reato di maltrattamento degli animali dovuto al cosiddetto sessaggio dei Tordi, ovvero una vivisezione fai da te utile a determinare il sesso del volatile tramite un taglio nell’addome.

Al processo si erano costituite la Lega Abolizione Caccia con l’Avv. Maria Caburazzi del foro di Venezia, e la Lega Antivivisezione con l’Avv. Lorenza Secoli del foro di Treviso.

Andrea Zanoni ex eurodeputato al Parlamento Europeo per il PD ha così commentato la sentenza: “Le attuali leggi italiane di tutela della fauna e degli animali prevedono sanzioni troppo basse e consentono di farla franca troppo facilmente tramite la prescrizione che arriva grazie a rinvii su rinvii come in questo caso dove il collegio giudicante è stato cambiato e dove ci sono state lungaggini anche per le traduzioni dal veneto delle intercettazioni. Fortunatamente il reato principale del processo è stato riconosciuto e chi faceva soldi con la vendita clandestina di un patrimonio di tutta la collettività come la fauna selvatica migratoria, è stato condannato. Grazie anche a episodi come questo che ho segnalato alla Commissione Europea per la violazione della direttiva Uccelli, dal 2014 i roccoli sono stati chiusi definitivamente in tutta Italia  impedendo a questi furbetti di compiere questi reati. Un plauso agli uomini del Corpo Forestale dello Stato senza il lavoro dei quali questo processo non ci sarebbe mai stato. Ricordo che questi fatti sono accaduti sotto il naso dell’Amministrazione provinciale, titolare del roccolo, senza che nessuno di loro si accorgesse di nulla .”

U.S. Andrea Zanoni – info@andreazanoni.it

 

 

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