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Tremila euro di multa ad un allevatore per trasporto di animali allo stremo delle forze. Zanoni: «È ora che si rispettino le norme comunitarie per il benessere degli animali»

La Polizia Stradale di Legnago (VR) ha multato un allevatore di Cartura (PD) dopo averlo fermato sulla Transpolesana mentre trasportava scrofe ridotte allo stremo delle forze. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Complimenti alla Polizia Stradale che ha effettuato i controlli permettendo di scoprire che delle povere maialine, dirette verso il macello, erano in condizioni di sofferenza. È ora di fermare l’abominio che ogni notte si verifica sulle strade italiane»

 

La Polizia Stradale di Legnago (VR), ha comminato una multa di 3 mila euro ad un allevatore cinquantenne di Cartura (PD) per aver trasportato animali in condizioni di sofferenza. Duemila euro gli sono stati inflitti per una scrofa che non era in grado di reggersi in piedi, allo stremo delle forze. Mille euro per non aver compilato secondo la legge il certificato sanitario di un altro animale.

 

L’altro giorno, durante l’attività di controllo sulla Transpolesana allo svincolo di Legnago, gli agenti della Polizia Stradale hanno fermato un carico di maialine partito da Porto Viro (RO) e diretto al macello di Isola della Scala (VR). Dopo le prime verifiche, gli agenti, insospettiti dalle condizioni dei poveri animali, hanno deciso di scortare il trasportatore fino alla struttura veronese.

 

Al macello, dopo aver scaricato gli animali, un medico veterinario dell’Ulss 22 ha avvalorato i sospetti della Polizia Stradale, certificando che una scrofa non riusciva a deambulare, era debolissima e provata dalla sofferenza. È scattata così la multa degli agenti per il trasporto irregolare da parte dell’allevatore padovano.

 

L’europarlamentare Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «La condizione degli animali durante il trasporto, denunciata troppe volte dalle associazioni animaliste, ha purtroppo trovato l’ennesima conferma in questo vergognoso episodio. Complimenti alla Polizia Stradale di Legnago (VR), che ha permesso di portarlo alla luce e che si dimostra ancora una volta attenta al benessere degli animali, come prescritto anche dall’Europa. Di recente, la Sezione distaccata di Castiglione delle Stiviere del Tribunale di Mantova ha condannato un allevatore che era stato fermato dalla Polizia Stradale di Legnago (VR) mentre trasportava un vitellino in fin di vita e immerso nei suoi escrementi. Il trasporto degli animali nei macelli deve svolgersi osservando le norme imposte dalla Comunità europea a tutela degli animali e per la sicurezza dei consumatori. I controlli negli allevamenti e nei macelli devono essere improntati alla “tolleranza zero”. Invece, oggi, sulle strade italiane si verificano vere e proprie torture nei confronti degli animali. I trasportatori e gli allevatori si fanno beffe del Regolamento comunitario n.1 del 2005, che vieta espressamente il trasporto di esemplari stremati, malati e incapaci di reggersi in piedi, animali poi destinati nelle tavole di ignari cittadini non vegetariani. La normativa esiste e deve essere fatta rispettare, i controlli devono essere ferrei e le sanzioni severe».

 

All’inizio di aprile, l’europarlamentare del gruppo ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici Europei) Andrea Zanoni ha tenuto tre conferenze sul tema “Esseri senzienti, non numeri. La protezione degli animali da allevamento in Europa ” a Bologna, Trieste e Vicenza: «Da quando, a gennaio 2012, sono stato nominato vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo, l’obiettivo che mi sono posto e che sto perseguendo è quello di lavorare affinché gli intenti dell’articolo 13 del trattato di Lisbona, che definisce gli animali “esseri senzienti”, diventino finalmente realtà in tutta Europa».

 

BACKGROUND

 

Il 7 gennaio 2011, la Polizia Stradale di Legnago (VR) aveva fermato un camion diretto al macello Inalca di Castelvetro (MO). Durante il controllo, era stato scoperto un giovanissimo vitello in condizioni terribili. Il povero animale era allo stremo delle forze, ansimante, riverso su un fianco nei suoi stessi escrementi, incapace di deambulare.

 

A metà aprile scorso, la Sezione distaccata di Castiglione delle Stiviere del Tribunale di Mantova ha emesso un decreto di condanna a due mesi di reclusione e alla pena accessoria del divieto di svolgere l’attività per tre mesi nei confronti del rappresentante di un’azienda agricola, imputato di falso ideologico e maltrattamento di animali per aver trasportato in condizioni gravissime un vitello di alcuni mesi destinato al macello.

 

novembre 2011, Zanoni aveva presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere di mettere fine al fenomeno delle mucche a terra negli allevamenti e nei macelli italiani (VIDEO). In quell’occasione, Striscia la Notizia aveva documentato le violenze agli animali durante le operazioni di carico, scarico e trasporto su camion al foro boario di Vicenza (Video) e in un macello in provincia di Avellino (Video).

 

maggio 2012, con un’altra interrogazione alla Commissione, l’europarlamentare ha chiesto di far rispettare dall’Italia il Regolamento comunitario, mentre a luglio 2012 ha presentato un’interrogazione per chiedere una normativa specifica per le mucche da latte all’interno della strategia UE Benessere degli Animali 2012-2015, visto che l’importanza di considerare il benessere delle mucche da latte è contemplato anche nell’Evaluation of EU policy on animal welfare, preparato dalla Commissione nel 2010.

 

Zanoni ha aderito infine alla campagna internazionale “8 hours”, che chiede all’UE di istituire il limite massimo di 8 ore per i trasporti di tutti gli animali vivi in Europa: «Le condizioni del trasporto non sono solo fondamentali per il benessere dell’animale che non deve essere sottoposto a sofferenze inutili – ha concluso l’eurodeputato – ma sono anche nell’interesse del consumatore»

 

 

 

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