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Terme di Valgrande, Zanoni (PD): “Spesi 11 milioni di soldi pubblici e lasciate al degrado. La Regione si impegni per la riapertura dello stabilimento”

Venezia, 30 settembre 2019

“Da sette anni le terme di Valgrande sono abbandonate al degrado, con uno spreco di denaro inaccettabile. Finora gli sforzi dell’amministrazione comunale per trovare imprenditori interessati alla gestione sono risultati vani, la Regione ha intenzione di entrare nella partita per riaprire lo stabilimento, considerato che è proprietaria della sorgente? Sarebbe doveroso, per la realizzazione di questa struttura sono stati spesi 11 milioni di soldi pubblici”. L’invito è di Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico e primo firmatario di un’interrogazione sottoscritta dai colleghi Anna Maria Bigon, Bruno Pigozzo, Orietta Salemi e Claudio Sinigaglia in cui si sollecita il rilancio dello stabilimento, voluto dall’allora assessore regionale Floriano Pra, a Comelico Superiore. 

 

“Sarebbe un tassello importante per ridare impulso al turismo nell’intera area. Mette tristezza vedere, in un contesto bellissimo, una struttura praticamente nuova e del tutto abbandonata. Le terme – ricorda Zanoni – furono infatti inaugurate nel 2003 dall’ex governatore Galan, ma della gestione se ne fece carico l’imprenditoria locale, con vari soggetti, fino all’ultima società poi fallita per troppi debiti, inclusi gli affitti arretrati con il Comune che fu addirittura costretto ad aumentare l’Imu sulle seconde case per recuperare una parte di quei soldi. Negli ultimi anni c’è stato qualche timido tentativo per provare a ripartire, ma senza successo. È necessario che la Regione assuma un ruolo da protagonista nell’operazione e provi ogni pista possibile per un nuovo inizio, il turismo è un settore fondamentale per l’economia della zona e le Terme potrebbero davvero essere il fiore all’occhiello”. 

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