ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

Cerca

TAR Veneto boccia uccellagione in tutta la provincia di Venezia

Il TAR del Veneto boccia l’uccellagione in tutta la provincia di Venezia. A rischio gli impianti di tutto il Veneto.

Andrea Zanoni presidente della LAC : ennesima vittoria salverà dalle reti centinaia di piccoli uccelli canori migratori”.

In seguito al ricorso della LAC – Lega per l’Abolizione della Caccia, il presidente del TAR del Veneto, con decreto cautelare n.1066/2009 del 2 dicembre, pubblicato in data odierna, ha sospeso il provvedimento della provincia di Venezia, n.2343 del 10 settembre 2009, che consentiva l’uccellagione con l’utilizzo delle reti nei confronti di piccoli uccelli migratori.

Questa barbara pratica viene esercitata dalle province per consentire ai cacciatori di utilizzare questi piccoli uccelli canori nella caccia da appostamento, dove vengono utilizzati come richiami vivi.

La LAC, con ricorso del presidente nazionale, prof. Carlo Consiglio, tramite l’avvocato Massimo Rizzato del foro di Vicenza, aveva evidenziato l’illegittimità dell’atto impugnato perché, nel contesto dell’attuazione delle deroghe previste dalla direttiva “Uccelli”, non erano state adottate le misure che includessero i non erano state previste. Grazie a questa importante vittoria chiuderanno immediatamente le reti i due impianti di cattura, del tipo a paretaio, ubicati a San Michele al Tagliamento (impianto San Giorgio) e a Gruaro (impianto Fossette) dove si sarebbero potute catturare 660 Cesene, uccelli migratori che di norma arrivano in Veneto a metà dicembre provenienti dal nordest europeo.

Con il suddetto ricorso è stata impugnata anche la delibera della Giunta Regionale del Veneto, la n.2464 del 25/08/2009, con la quale sono stati autorizzati ben 53 impianti di cattura (autorizzati a Vicenza, Venezia, Treviso,

Verona, Padova e Belluno) per un totale di 23.000 uccelli migratori catturabili; non si escludono pertanto ripercussioni anche per gli altri impianti del Veneto. Ogni anno in Veneto vengono spesi dalle province circa 300.000 euro per pagare i roccolatori, gli acquisti delle reti, delle gabbiette, per pagare la manutenzione degli impianti, il tutto con i soldi del contribuente veneto, infatti l’articolo 4 comma 7 della L.R.50/1993 prevede che i richiami vivi devono essere ceduti ai cacciatori gratuitamente!

“rigidi controlli” previsti dalla norma e“soluzioni alternative” utili ad evitare la deroga.

“Questa è l’ennesima vittoria di quest’anno del diritto e della legalità in tema di tutela della fauna selvatica – ha dichiarato Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto – troppo spesso per accontentare le istanze del mondo venatorio più estremista i nostri amministratori autorizzano attività in contrasto con le normative statali ed europee in materia di tutela dell’avifauna.

Questa è una bella batosta per il presidente della provincia Zaccariotto che non più tardi di qualche mese fa aveva distolto molti guardiacaccia dal loro indispensabile servizio antibracconaggio, umiliandoli pesantemente, per mandarli addirittura a rincorrere i “Vu cumprà” nelle spiagge veneziane”.

LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto – Via Cadore, 15/C int.1 – 31100 Treviso – Info: 347 9385856 email lacveneto@ecorete.it – web www.lacveneto.it

Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

Ultimi comunicati stampa