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Tangentopoli Veneta e arresti illustri dell’inchiesta Mose

Zanoni: “Serve una legge che preveda un controllo speciale degli appalti pubblici delle grandi opere.” Solo lo scorso dicembre anche la Com

Zanoni: “Serve una legge che preveda un controllo speciale degli appalti pubblici delle grandi opere.”

Solo lo scorso dicembre anche la Commissione Europea su intervento di Zanoni aveva reso noto che la Banca Europea degli investimenti aveva richiesto ai giudici italiani informazioni sul procedimento in corso.

 

“Serve una legge che preveda dei controlli speciali sin dal nascere di ogni appalto relativo alle opere pubbliche, non e’ tollerabile che le opere italiane costino anche il doppio di quanto costano nei paesi fondatori dell’UE, bisogna scardinare l’intreccio tra potere politico, amministrativo ed economico una volta per tutte senza guardare in faccia a nessuno” ha dichiarato Andrea Zanoni deputato al Parlamento Europeo uscente in merito agli arresti di 34 persone nell’inchiesta sui lavori del MOSE di Venezia tra i quali Galan, Chisso, Orsoni e Marchese.

“I servizi interni della Banca europea degli investimenti (BEI) preposti alle indagini hanno contattato le autorità giudiziarie e di polizia italiane per ottenere maggiori informazioni sul procedimento in corso (indagini della Magistratura, nda) e, in particolare, per stabilire se esso incida anche sui lavori effettuati nell'ambito del progetto finanziato dalla BEI (le paratoie contro le inondazioni, note come progetto MOSE)”. Era la risposta del Commissario Ue all'Ambiente Janez Potocnik del dicembre scorso all'interrogazione di Zanoni sull'utilizzo dei fondi europei stanziati per la realizzazione del progetto MOSE alla luce dell'indagine della Magistratura sul Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico dello Stato italiano incaricato dal 1983 della realizzazione del progetto MOSE.

Questa richiesta di informazioni da parte della BEI si aggiunge all'indagine avviata dalla Commissione europea il 27 settembre 2013 in seguito alla prima interrogazione di Zanoni sulla possibile violazione degli indirizzi comunitari sul monitoraggio indipendente della realizzazione del progetto Mo.S.E. (scippato all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA a vantaggio della Regione Veneto).

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