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Stop al cemento in Valpolicella (VR). Zanoni: «Pieno sostegno alle associazioni che si oppongono al consumo di territorio»

Un appello firmato da 25 nomi illustri della cultura italiana arriverà sul tavolo del Governatore Veneto Luca Zaia. L’iniziativa è stata promossa dalle associazioni ambientaliste e protezioniste veronesi. L’eurodeputato Andrea Zanoni (IdV) plaude all’idea: «Speriamo che serva a fermare definitivamente le selvagge colate di cemento che feriscono a morte un ambiente già troppo martoriato»

 

WWF, Italia Nostra, Legambiente, Il Carpino, LIPU, FAI, Salvalpolicella, Valpolicella 2000, Terraviva e Nour hanno coinvolto 25 nomi di primo piano della cultura nazionale per chiedere di fermare il consumo del territorio agricolo e naturale in Valpolicella (VR). L’appello ha come destinatario il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

 

Tra i firmatari della richiesta figurano: Fulco Pratesi, Gianfranco Bologna, Stefano Gazzola, Salvatore Settis, Ilvo Diamanti, Franco Prodi, Vittorio Emiliani, Paolo Alghisi, Federico Castellucci, Riccardo Ricci Curbastro, Christian Marchesini, Emanuela Gamberoni, Ugo Sauro, Alberto Carton, Francesco Vallerani, Romano Berardino, Andrea Filpa, Gian Maria Varanini, Daniela Zumiani, Silvino Salgaro, Galeazzo Sciarretta, Domenico Luciani, Marco Pasa, Maria Giovanna Braioni, Francesco Butturini.

 

La richiesta, indirizzata anche al vice Presidente del Veneto con deleghe all’Urbanistica, ai Beni Ambientali e alla Tutela del Paesaggio, Marino Zorzato, mira anche a imporre una moratoria sulle nuove costruzioni per scrivere la parola fine al consumo del territorio.

 

Andrea Zanoni, eurodeputato e membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «Ogni iniziativa volta a fermare lo scempio che continua ad essere compiuto in barba a quanto indicato anche dall’Europa è lodevole. Mi complimento con le associazioni scaligere che sono riuscite a coinvolgere una parte autorevole della società italiana. È ora di dire basta all’avanzata del cemento che mangia ogni anno ettari di verde non solo in Valpolicella ma in tutti i comuni dello stivale».

 

A maggio scorso il Parlamento europeo ha messo un freno a nuove cementificazioni approvando la relazione Gerbrandy. Con una Road Map ha imposto di porre un freno al consumo del territorio arrivando gradualmente entro il 2050 ad uno stop definitivo dell’edificazione e dell’asfaltatura di territorio agricolo e naturale.

 

Ad agosto il Presidente veneto Zaia aveva dichiarato la necessità di mettere un freno alla cementificazione del territorio. «Zaia dimostri ora che lo stop annunciato per capannoni e lottizzazioni residenziali non era solo un messaggio propagandistico – ha concluso Zanoni – Porti in Consiglio Regionale e faccia approvare una “legge salva ambiente” rispettosa del territorio veneto e della nuova Road Map europea sull’uso efficiente delle risorse naturali».

 

 

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