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ZANONI

Consigliere Regionale

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Soldi pubblici all’amico pregiudicato

Treviso, 27-02-2012

Scandaloso sperpero di denaro pubblico in tempo di crisi deliberato dalla Provincia di Treviso per organizzare l’annuale festa dei trofei della caccia. L’IdV inoltra una denuncia alla Corte dei Conti.
Quasi 90.000 Euro. É questa la cifra scandalosa stanziata dalla Provincia di Treviso per organizzare l’annuale manifestazione sulla caccia, ovvero la “XV Mostra dei Trofei ed evento Natura, Cultura e Tradizione, che si è svolta lo scorso 8 maggio 2011 presso la sede della Provincia di Treviso. Ma c’è di più.
Tra i soggetti chiamati a collaborare all’iniziativa, e pagati con i soldi dei contribuenti, c’era anche l’Associazione CONFU – Confederazione Ornitologica Nazionale Fiere Uccelli – di Godega di Sant’Urbano (TV), presieduta da Gianpietro Zava, pluripregiudicato.
Quest’ultimo, infatti, lo scorso 20 aprile 2011 è stato condannato dal Tribunale di Verona alla pena patteggiata di quattro mesi di reclusione per detenzione di fauna protetta dalla Direttiva Uccelli 147/CE/2009 e detenzione illecita di armi da fuoco, oltre che per altri capi di imputazione, come si apprende anche dall’interrogazione al Presidente della Giunta Provinciale di Treviso, Leonardo Muraro, presentata dalla consigliera Floriana Casellato, e altri, il 19 settembre 2011.
Lo stesso Zava, peraltro, già nel ’98 era stato condannato per maltrattamento di animali dall’allora Pretore di Vittorio Veneto (TV), per fatti accaduti nei confronti di uccelli utilizzati come richiami vivi, in un roccolo dove venivano catturati uccelli selvatici con le reti da uccellagione.
“La cosa più eclatante” sostiene Maschera “è che in un periodo in cui la gestione dei fondi pubblici è sotto la lente d’ingrandimento di media e opinione pubblica, la Provincia di Treviso non vede di meglio che destinare contributi ad associazioni guidate e presiedute da condannati in via definitiva per maltrattamento animali”.
Il consigliere provinciale Gianluca Maschera de “L’Italia dei Valori”, nonché segretario provinciale del partito di Di Pietro, succeduto ad Andrea Zanoni oggi europarlamentare, è intenzionato a fare chiarezza sulla questione dello sperpero di denaro pubblico in un tempo di forti ristrettezze economiche come quello attuale.
“É tempo di vacche magre per tutti i cittadini e lo deve essere anche per gli Enti Locali” dice l’On. Zanoni.
Dalle indagini intraprese dall’europarlamentare ed ora anche da Maschera, non risultano sufficientemente documentate alcune spese sostenute dalla Provincia per la suddetta manifestazione, in particolare proprio il compenso elargito alla CONFU che ammonta a circa 10.000 Euro, non motivato e privo di qualsiasi pezza giustificativa.
E purtroppo non è l’unica voce di spesa “oscura”: infatti, anche i 12.000 Euro corrisposti alla Pro Loco di Cimadolmo (TV) non sono stati sufficientemente giustificati.
Balzano, poi, agli occhi anche i 2.500 Euro per l’Associazione Gestione Ungulati Treviso – AGUT – ed inoltre circa 2.000 Euro all’Associazione Cacciatori Tiratori Vittoriesi – ACTV.
“Abbiamo già redatto un esposto da presentare alla Corte dei Conti” dice l’On. Zanoni “inoltre, Muraro dovrà spiegare perché ha scelto proprio la CONFU, presieduta da una persona avente questi precedenti penali. In ogni caso, la spesa complessiva sostenuta dalla Provincia di Treviso per tale manifestazione appare irragionevole ed eccessiva considerata la crisi economica attuale”.
“Trovo allucinante” aggiunge Zanoni “che con una semplice nota di un privato o organizzazione che sia, la Provincia sborsi ben 10.000,00 Euro senza pretendere un minimo di rendiconto, ad esempio in termini di ore lavorate, chilometri percorsi, mezzi utilizzati, ecc.
Non sapremo mai, ad esempio, come i 10.000,00 Euro siano stati spesi dalla CONFU, in quanto hanno incassato i soldi senza presentare alcuna pezza giustificativa. Inoltre, perché dare 12.000 Euro proprio alla Pro Loco di Cimadolmo? Perché la scelta è caduta proprio su Cimadolmo, considerando che in provincia di Treviso di Pro Loco ce ne sono circa un centinaio?
In un periodo in cui noi italiani siamo sorvegliati speciali della Commissione Europea e in cui tutti devono tirare la cinghia, cose come queste non dovrebbero mai accadere”.

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