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Seguiamo l’insegnamento di Zanzotto. Niente ipocrisia

Andrea Zanoni saluta la scomparsa del poeta Zanzotto e condanna le dichiarazioni di ipocrita cordoglio di chi ha sempre attaccato il poeta. “Con la morte di Zanzotto abbiamo perso uno dei poeti più liberi e profondi d’Italia, adesso non sprechiamo il suo insegnamento”. Così saluta la scompara del poeta di Pieve di Soligo Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, che con il poeta condivideva le origini trevigiane e l’impegno per la tutela del territorio e dell’ambiente veneto.
“Zanzotto ha sempre scritto e difeso la sua terra, quel Veneto di cui lui era frutto e che per lui era orgoglio”. Zanoni ricorda poi le tante righe scritte dal poeta che celebravano quanto in Veneto c’è di unico e prezioso, e che come tale va difeso e valorizzato. “Ricordo una conferenza sulla tutela del paesaggio alla quale ho partecipato nel 2009 con Zanzotto e dove abbiamo condannato una certa politica distruttrice fatta di cementificazione e devastazione ambientale”, afferma Zanoni, “una macchia lebbrosa che si allarga”, come diceva lo stesso Zanzotto.

“Al dolore e al cordoglio per la perdita di un uomo e di un artista così speciale, aggiungo la disapprovazione per certe dichiarazioni di circostanza fatte da qualcuno in Regione Veneto”, continua Zanoni. “Fa specie leggere le parole velatamente ipocrite di cordoglio da parte di chi ha sempre criticato Zanzotto e la sua poesia”. Proprio il poeta di Pieve di Soligo si è sentito più volte rispondere di “non aver alcun legame con la sua popolazione” dopo aver espresso il suo timore che “la memoria comune sia minacciata proprio dalla falsa difesa delle radici e dell’identità che è basata sul fraintendimento e dall’ignoranza che generano per contrapposizione i fondamentalismi localistici”.

“Invito Luca Zaia e gli altri rappresentanti della Regione Veneto a ricordare Zanzotto con i fatti invece che con le parole”, conclude Zanoni. “Zanzotto ha sempre scritto e si è sempre impegnato per la difesa del territorio veneto e della sua unicità. Il modo migliore per ricordarlo è seguire il suo insegnamento ambientale senza sbandierare l’ipocrita bandiera della solidarietà di circostanza”.

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