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Scandalo Ca’ Robinia, Zanoni (PD): “L’ex assessore Sernagiotto rinviato a giudizio, ma per Zaia non è successo niente. La Regione si costituisca parte civile nel processo a carico dei responsabili”

Venezia, 27 novembre 2019

“Sul caso Sernagiotto è sorprendente l’assoluto silenzio, da un lato di Zaia e dall’altro di Berlato. Ancora una volta al governatore gliel’hanno fatta sotto il naso: un assessore da lui nominato e per un progetto da realizzare a due passi da casa sua. Ma non si è accorto di niente, come nel caso del Mose quando era vice di Galan. Fratelli d’Italia, invece, lo ha da poco accolto dopo l’addio a Forza Italia e pensa di candidarlo alle prossime Regionali.

 

Direi che il rinvio a giudizio è un buon biglietto da visita per un partito il cui coordinatore regionale non perde occasione per ergersi a paladino della legalità”. Questo il commento di Andrea Zanoni sulla vicenda giudiziaria riguardante Ca’ Robinia, con l’ex assessore ed europarlamentare rinviato a giudizio per truffa aggravata e corruzione, insieme all’ex dirigente dei Servizi sociali oltre a un imprenditore e un consulente finanziario: il finanziamento regionale di 3,4 milioni destinato a una fattoria per disabili, secondo i giudici, sarebbe stato utilizzato per realizzare, nell’area dell’ex Disco Palace di Nervesa della Battaglia, una birreria. 

 

“Mi auguro che la Regione abbia almeno la decenza di costituirsi parte civile nei confronti di Sernagiotto e dell’ex dirigente di Giunta. Quanto emerso, grazie alla Corte dei Conti che ha chiesto il risarcimento milionario, è raccapricciante: fare soldi lucrando sui più deboli, in questo caso le persone disabili che grazie a quel progetto avrebbero dovuto trovare lavoro!”.

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