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ZANONI

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Rete Natura 2000 – Zanoni (Pd): Rischio sanzioni UE per mancata approvazione misure di conservazione

“Mi chiedo e chiedo alla Giunta regionale quando saranno approvati i piani di gestione per la conservazione delle Zone di Protezione Speciale, ZPS, e le misure di conservazione delle Zone Speciali di Conservazione, ZSC (gli ex SIC) , della rete europea Natura 2000”. Il consigliere Andrea Zanoni (Pd) incalza con una interrogazione documentata la Giunta regionale rammentando che “la direttiva comunitaria europea ‘Habitat’ relativa alla conservazione degli ambienti naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche mira a salvaguardare la biodiversità attraverso l’istituzione della rete ecologica ‘Natura 2000’ composta appunto dalle Zone di Protezione Speciale, ZPS, e dalle Zone Speciali di Conservazione, ZSC – spiega Zanoni – La normativa italiana ha affidato sin dal 1997 alle Regioni il compito di individuare i siti e le misure di conservazione con piani di gestione adeguati. Questi ultimi sono strumenti fondamentali di attuazione degli obiettivi di tutela delle biodiversità per il mantenimento e il ripristino degli habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatiche di interesse comunitario, in quanto devono conciliare le esigenze della tutela con quelle dello sviluppo economico, sociale e culturale nel rispetto delle particolarità regionali e locali. Nel dicembre del 2007 – continua Zanoni – la Regione individuò i soggetti competenti, dalle Province alle Comunità Montane, Veneto Agricoltura e gli enti di gestione delle aree naturali, prevedendo 27 piani di gestione relativi a 35 Zone di protezione speciale prevedendo e stanziando una cifra pari a 1.515.000 €: ebbene ad oggi, la Giunta regionale non ha mai approvato i piani di gestione definiti tra il 2010 e il 2012 disattendendo quanto previsto dalla Legge regionale n. 24 del 2012”

 

Il consigliere Zanoni incalza: “Ad inchiodare la Giunta è un documento relativo all’implementazione del sistema Rete Natura 2000, ovvero l’allegato C della delibera 683/2015 dove alla casella della percentuale ‘of sites with plans completed’ cioè i Piani di gestione completati è indicato uno ‘0%’. Non sorprendiamoci se nell’ottobre del 2015 fu comunicato alla Regione che la Commissione europea aveva attivato la procedura di infrazione, per l’esattezza la 2015/2163. Una procedura di infrazione non è cosa da poco dato che può portare a pesanti sanzioni”. In conclusione l’esponente del Pd chiosa: “Trovo increscioso come, dopo anni di lavoro di Province, Comunità montane, Veneto Agricoltura, che hanno aperto decine di tavoli di consultazione con centinaia tra attori sociali e rappresentanti delle associazioni ambientaliste come LIPU, WWF, Legambiente ed Italia Nostra, Comuni, associazioni di categoria, e dopo aver speso un milione e mezzo di euro a cinque anni dal completamento di questi piani la Giunta regionali continui a tenerli nel cassetto omettendo di approvarli come previsto dalla legge. Trovo molto grave – ha concluso Zanoni – che il Veneto nella scheda europea alla voce ‘percentuale Piani di gestione approvati’ riporti, dopo 9 anni dalla legge che li prevede, ancora lo zero per cento”.

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