“Il Referendum di domenica è un referendum che riguarda la tutela dell’ambiente, del nostro mare e della sua biodiversità, del nostro territorio dal pericolo della subsidenza, del turismo soprattutto balneare, sbaglia chi strumentalizza il referendum per andare contro il Governo”. Lo ribadisce in una nota il consigliere regionale del PD Andrea Zanoni, Vice Presidente Commissione Ambiente.
“Per la prima volta nella storia italiana – sottolinea l’esponente democratico – il referendum è stato indetto da nove consigli regionali con apposita votazione, sette di centrosinistra e due di centrodestra, e qui nel Veneto il Consiglio regionale ha votato all’unanimità con tutti i voti favorevoli anche del PD. Va riconosciuto l’ottimo lavoro fatto dai deputati PD del Veneto con il Governo per ridurre da sei a uno i quesiti proposti”.
“Sul quesito di domenica nessuno dica che si tratta di una questione residuale, perché qui si va a fermare le trivelle entro le 12 miglia dopo la scadenza della concessione, che altrimenti sarebbe perpetua. Se in una sola di queste trivelle a rinnovo automatico avvenuto – ricorda Zanoni – accadesse un incidente come quello del 2010 del Golfo del Messico per l’Adriatico sarebbe la fine, dato che è meno profondo del Lago di Garda. Votare SI sarà determinante, anche per dare un segnale di richiesta di più fonti rinnovabili vere come il fotovoltaico. Perciò – conclude Zanoni – invito i cittadini ad andare a votare, come ci ha ricordato il Presidente della Corte Costituzionale, in modo da raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto affinché la consultazione sia valida, naturalmente votando SI all’abrogazione della norma”.