ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Quali siti per il nucleare in Veneto?

Andrea Zanoni e l’intera opposizione di Paese presentano due ordini del giorno per chiedere a Galan dove intende ubicare la centrale nucleare che vuole in Veneto.

Chiesto anche il divieto di costruire la centrale nucleare nel territorio comunale e la promozione dell’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Andrea Zanoni, capogruppo di Italia dei Valori, Valerio Mardegan candidato sindaco, Roberto Foffani, capogruppo di Paese Democratico, e Stefania Visentin, capogruppo di Con Voi al Centro, hanno presentato al sindaco di Paese due ordini del giorno, previsti in votazione per il consiglio comunale del 14 settembre prossimo, contro le centrali nucleari ed a favore delle energie da fonti rinnovabili.

Con gli ordini del giorno si propone che il Consiglio comunale di Paese chieda: al Governatore Galan di indicare il sito dove vuole realizzare la centrale nucleare in Veneto, al Sindaco ed alla Giunta:

1) di promuovere l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;

2) che il territorio comunale di Paese venga dichiarato denuclearizzato;

3) che su tutto il territorio comunale sia proibito l’insediamento di centrali nucleari.

 “Con il referendum del1987 i cittadini italiani respinsero l’opzione nucleare, bandendola come scelta pericolosa per la salute e per l’ambiente – ha dichiarato Andrea Zanoni capogruppo di Italia dei Valori in consiglio comunale a Paese – molti studiosi, anche fra quelli che a suo tempo avevano sostenuto la scelta nucleare, ritengono tale scelta non più praticabile in quanto obsoleta, in declino sullo scenario mondiale e inadatta ad offrire al nostro paese prospettive di sviluppo, infatti molti paesi a livello mondiale hanno annullato i programmi per la costruzione di nuove centrali nucleari.  Il nucleare è una tecnologia costosissima; produce rifiuti non smaltibili come le scorie radioattive; l’uranio è una fonte esauribile che dovrebbe essere importato e il suo prezzo sta salendo ancora più rapidamente del petrolio tant’è che dal 2001 al 2007 si è moltiplicato per dieci; è una tecnologia centralizzata tipica di un’ era passata, inoltre la scelta nucleare dirotterebbe sull’atomo ingenti risorse meglio impiegabili sul fronte di energie alternative e innovative, con prospettive di nuova imprenditorialità e nuove opportunità occupazionali soprattutto a livello locale.

Per questi motivi e per molti altri abbiamo deciso di chiedere un preciso impegno a tutto il consiglio comunale per spingere sulle fonti rinnovabili, proibendo la costruzione di centrali nucleari sul nostro territorio e chiedendo al Governatore Galan di dire dove intende costruire la centrale nucleare che vuole a tutti i costi nella nostra regione. Troppi incidenti rilevati in centrali ritenute sicure, seppur poco pubblicizzati ad arte, dovrebbero preoccupare gli amministratori coscienziosi che hanno a cuore la sorte dei loro concittadini. Le centrali nucleari possono diventare facili ed allettanti obiettivi per azioni terroristiche con effetti catastrofici: il presunto vantaggio economico non vale certo questo rischio, stiamo già lasciando alle future generazioni un’eredità di debito pubblico da rimborsare, perché lasciar loro anche un mucchio di scorie radioattive da smaltire?”

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