ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Politica – Zanoni (PD): “il Servizio Militare obbligatorio è un provvedimento contro i giovani, dobbiamo anteporre educazione e solidarietà all’obbedienza e all’uso delle armi.”

Venezia 3 set. 2018 –       “Il servizio militare obbligatorio è inutile, sbagliato e dannoso; dobbiamo anteporre l’educazione civica e la solidarietà all’obbedienza e alle armi. Abbiamo presentato 100 emendamenti per migliorare o, meglio ancora, affossare il provvedimento”.

Lo afferma, in una nota, alla vigilia della ripresa della discussione in aula consiliare del provvedimento, il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni.

“Il Partito Democratico darà battaglia domani, in aula consiliare, per bocciare il provvedimento- esordisce l’esponente Dem – che costerebbe 15 miliardi di euro l’anno. Meglio spendere i soldi per rinforzare, ad esempio, i controlli ambientali contro il traffico dei rifiuti o per combattere l’inquinamento da polveri sottili che ogni anno in Italia causa la morte di 80.000 persone, stando ai dati della Agenzia Europea sull’Ambiente”.

“Inoltre, mancano gli spazi – continua il consigliere dei Democratici –  dove le troviamo le caserme, oggi tutte in decadimento, oppure trasformate in strutture per l’accoglienza dei profughi? In realtà, dovremmo pensare a come costruire una cultura di pace tra i popoli, anziché ad armi e guerre che, in ogni caso, oggi si fanno più con la tecnologia che non con gli uomini sul campo”.

“È singolare, poi, che nessuno abbia chiesto ai nostri giovani, i diretti interessati, se siano d’accordo o meno, se siano disposti a regalare un anno di vita allo Stato – aggiunge Zanoni – Questa, così come è nata e strutturata, è una Proposta di Legge contro di loro. Insegniamo a come conoscere e tutelare l’ambiente in cui viviamo invece che sparare. Riformiamo e rilanciamo il Servizio Civile, in modo che i nostri ragazzi possano svolgere attività davvero utili alla comunità, un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale, attività di cooperazione nazionale e internazionale, di salvaguardia e tutela del patrimonio dello Stato”. 

“Servono persone preparate e motivate – osserva il consigliere regionale –  non giovani costretti a impugnare un’arma. Non dimentichiamo i numerosi episodi di nonnismo non di rado sfociati in tragedia quando angherie, richieste estorsive, vessazioni, maltrattamenti, pressioni psicologiche, umiliazioni fisiche e violenze anche sessuali, sono stati tali da spingere alcune reclute a farla finita”.

“Solo nel 1988 – ricorda Zanoni – sono stati sedici i militari di leva morti suicidi, il loro numero era comunque oltre il doppio della media nazionale per la stessa fascia di età, secondo quanto emerso da una relazione dell’epoca sui problemi dei militari in servizio di leva, consegnata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Antonio Porta, alla Commissione parlamentare d’Inchiesta sulla condizione giovanile”.

“Nel triennio 1985-87 – rammenta ancora il consigliere PD – come risulta dalla risposta a un’Interrogazione parlamentare dell’allora Ministro della Difesa, Valerio Zanone, nelle fila di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri, 109 persone si sono tolte la vita, mentre 1260 soldati sono deceduti in incidenti di varia natura. Una vera e propria strage”.

“Credo quindi che siano tanti e validi motivi per giudicare positivamente il superamento dell’obbligatorietà del servizio militare, avvenuto nel 2004 – ribadisce l’esponente dei Democratici –  La pensava così anche la Lega visto che nel 2000 votò a favore del provvedimento”.

“Ma allora – conclude Andrea Zanoni – gli esponenti della Lega erano ancora secessionisti e per le milizie regionali”.

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