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Politica – Partito Democratico “Barbisan vota al posto di Zanoni: un episodio gravissimo. La seduta doveva essere invalidata”

“L’ammissione di responsabilità da parte del consigliere Barbisan non cambia la sostanza delle cose: quanto accaduto ieri in aula consiliare rimane gravissimo e la votazione è stata palesemente irregolare, doveva essere invalidata la seduta”. Con queste parole, affidate ad una nota, il Partito Democratico “torna sul caso del voto favorevole del consigliere Andrea Zanoni alla mozione della Lega Nord e della Lista Zaia, durante il Consiglio straordinario di ieri pomeriggio, quando però l’esponente dell’Opposizione aveva da tempo abbandonato l’aula consiliare, assieme ai colleghi Democratici”. “Abbiamo subito chiesto- afferma il Partito Democratico- che fossero fatte delle verifiche, e ci sono volute 24 ore perché fosse individuato il responsabile, sebbene la dinamica sia ancora tutta da chiarire. È un episodio grave, e sbaglia la Presidenza del Consiglio a minimizzare, perché così sdogana comportamenti al limite del legittimo, oltre ad abdicare al ruolo di garanzia. Il fatto è emerso soltanto perché l’hanno riportato i giornalisti, visto che Zanoni, come il resto del gruppo, aveva già lasciato i lavori al momento della votazione incriminata”. “La Presidenza- prosegue la nota del PD- deve fare il possibile affinché certi episodi non accadano e perché i consiglieri possano essere tranquilli in ordine alla propria presenza o assenza dall’aula. A questo punto, chiediamo il voto con impronta digitale, in modo da avere certezze”. “Resta comunque da capire – conclude il Partito Democratico nella propria nota – chi abbia ‘dato gambe’ a quella scheda che evidentemente non può aver cambiato postazione da sola. Questo episodio è stato solo l’ultimo di una seduta caratterizzata anche dagli insulti e dalle urla sguaiate provenienti dai banchi della Maggioranza. La dialettica politica, per quanto accesa, non può travalicare: in aula consiliare gli interventi dovrebbero essere improntati al decoro e alla decenza”.

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