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ZANONI

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Più protezione nei confronti delle radiazioni ionizzanti

Il Parlamento europeo approva una proposta di direttiva che chiede più protezione per i lavoratori delle centrali nucleari, le comunità limitrofe alle centrali e chi utilizza particolari dispositivi medici. “In attesa di dire addio al nucleare, va garantita la massima tutela a chi entra in contatto con queste radiazioni. Attenzione anche agli effetti su ambiente e animali

 

Il Parlamento europeo ha approvato la proposta di direttiva “che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione dai pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti” di cui è relatore Thomas Ulmer (popolare, tedesco). Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, ha così commentato: “A chiunque lavori a contatto con queste radiazioni va garantita la massima tutela. Non mi riferisco solo ai lavoratori delle centrali nucleari, che purtroppo ci sono ancora in Europa e che vorrei vedere chiuse al più presto, ma anche al personale medico che utilizza quotidianamente dispositivi che emettono radiazioni ionizzanti”.

 

La proposta di direttiva approvata oggi a Strasburgo vuole procedere alla riunificazione della direttiva sulle esposizioni mediche, della direttiva sul controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad alta attività (direttiva HASS), della direttiva sui lavoratori esterni e della direttiva sull’informazione della popolazione con la direttiva sulle norme fondamentali (96/29/Euratom).

 

In attesa del giorno in cui tutte la centrale nucleari d’Europa vengano sostituite con sistemi di produzione energetica puliti, va garantito ai lavoratori e alle comunità limitrofe la massima sicurezza da queste radiazioni eliminando le contraddizioni di oggi tra le disposizioni legislative esistenti – attacca Zanoni – Per quanto concerne l’esposizione medica, abbiamo proposto  modifiche finalizzate a evitare la duplicazione legislativa in merito ai dispositivi medici che emettono radiazioni ionizzanti”.

 

Tuttavia avrei preferito una posizione più dura sui criteri ambientali per garantire la tutela delle specie animali e dell’ambiente nei confronti di queste radiazioni, nonostante la letteratura scientifica a questo proposito non sia ancora sufficiente”, conclude l’eurodeputato.

  

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