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Pesca più sostenibile, passo avanti del Parlamento europeo

La commissione Pesca del Parlamento europeo approva importanti misure volte a salvaguardare gli stock ittici dei mari europei. Zanoni: “Piani pluriennali, lotta all’overfishing e niente fondi europei a chi sgarra. Così la pesca diventa più sostenibile”.

 
“La commissione Pesca del Parlamento europeo ha dato un chiaro segnale dell’urgenza di rendere il settore più sostenibile. Adesso tocca all’intera Aula ribadire ai Paesi membri l’urgenza di riformare la pesca europea sia per salvare gli stock ittici dei nostri mari che le comunità che vivono di questa attività”. Lo dice Andrea Zanoni, eurodeputato e membro della Commissione ENVI Ambiente, commentando la relazione votata dalla commissione parlamentare nel contesto della riforma della Politica comune della pesca.

Zanoni spiega che sono state approvate importanti novità come “nuovi limiti alla quantità di pesce che può essere pescato, piani pluriennali (MAP) per ripristinare gli stock ittici, lotta al fenomeno dei rigetti in mare, una maggiore regionalizzazione nella gestione del settore, regole per i pescherecci europei anche in acque extra-europee e misure contro la pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata”.

“Tutto questo deve essere accompagnato da una lotta senza quartiere al fenomeno dell’overfishing e del rigetto in mare del surplus dei pesci pescati – continua l’Eurodeputato – Basti pensare che la stessa Commissione europea stima che nel Mare Mediterraneo e nell’oceano Atlantico si pesca rispettivamente l’80 e il 47 per cento in più di quanto si dovrebbe”.

“Ci vogliono regole condivise sulle quote di pescato, sulle misure che devono essere rispettate da tutti i pescatori, sulle riserve vietate alla pesca e sui controlli da mettere in atto – conclude Zanoni – Adesso lo scoglio più grande sarà convincere il Consiglio, quindi i Paesi membri compresi quelli più restii ad abbracciare una pesca davvero sostenibile, che andando avanti di questo passo non solo rischiamo l’estinzione degli stock ittici ma diamo il colpo di grazie all’intero settore della pesca già oggi in seria difficoltà”.

“Nei mari italiani, in particolare, servono riserve vietate alla pesca e una più intensa e forte lotta alla pesca abusiva, è ora di porre fine alla piaga della pesca illegale di pesci sotto misura come i tonni grandi come uno sgombro o pesci spada lunghi appena 40 centimetri”.

BACKGROUND

 

Il voto della commissione parlamentare Pesca arriva dopo 18 mesi di negoziati e circa 2500 emendamenti.

Prossimi passi. Adesso la relazione dell’eurodeputata tedesca socialista Ulrike Rodust approvata in commissione sarà votata dall’intero Parlamento europeo nei primi tre mesi del 2013. Successivamente inizieranno i negoziati con i Ministri della Pesca nel Consiglio Europeo.

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

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