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Pesca, Crocetta ci riprova con il novellame, Sicilia rischia sanzioni Ue

L’eurodeputato Andrea Zanoni condanna l’intenzione della Regione Sicilia di autorizzare di nuovo la pesca al novellame. “La Sicilia fa parte dell’Europa e come tale deve rispettarne le norme ambientali. Non è così che si aiutano i pescatori. La Sicilia rischia una dura sanzione Ue

 

Faccio presente al Governatore Rosario Crocetta che la Sicilia si trova in Italia e l’Italia a sua volta in Europa, quindi le leggi comunitarie vanno rispettate anche dalla sua amministrazione regionale, comprese quelle che vietano esplicitamente la pesca al novellame in assenza di un piano di gestione locale preventivamente approvato dai competenti organi europei”.

 

E’ la dura critica di Andrea Zanoni, eurodeputato e membro della commissione ENVI Ambiente al Parlamento europeo, alla decisione della Regione Sicilia di autorizzare la pesca del novellarne nei mari territoriali. “Il fatto che la Sicilia sia una regione a statuto speciale non la colloca fuori dal mondo e dalle sue leggi. Tornando per l’ennesima volta sui suoi passi, Crocetta rischia non solo di impartire l’ennesimo colpo ai già deficitari stock marittimi del Mediterraneo, ma anche di mettere la Regione Sicilia a rischio sanzioni da parte dell’Europa”.

 

Il Governatore Rosario Crocetta ha espresso l’intenzione di autorizzare la pesca al novellame dopo il dietrofront di una settimana fa in seguito all’avvertimento del Ministero delle Politiche agricole e forestali della settimana scorsa che evidenziava come questo decreto sarebbe entrato in contrasto in modo palese con la normativa europea.

Giusto due settimane fa al Parlamento europeo abbiamo approvato una relazione sulla conservazione delle risorse della pesca attraverso misure tecniche per la protezione del novellame nei mari europei – fa sapere Zanoni – Il golpe annunciato in questi giorni dall’amministrazione siciliana è irresponsabile nei confronti di quanto si sta facendo a livello europeo per la protezione di tutti gli stock ittici e, in via indiretta, anche della stessa attività della pesca”.

 

Crocetta vuole dare un contentino ai pescatori siciliani, ma non è così che li aiuterà. Non è concedendo una deroga di 40 giorni che si aiuta il settore della pesca a risollevarsi bensì studiando a tavolino una strategia europea che miri a incentivare la ricostituzione degli stock ittici nei mari europei. Autorizzando la pesca al novellame Crocetta assesta solo un duro colpo ai pesci dei mari siciliani e mette la regione a rischio sanzioni da parte dell’Ue”.

 

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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