ANDREA

ZANONI

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Perché il sindaco di Paese e la Lega Nord hanno paura che si parli dei mafiosi di casa nostra? Dai verbali di interrogatori per mafia spuntano nomi noti in quel di Paese per aver gestito discariche inquinanti locali.

Il Sindaco Pietrobon mi attacca  e afferma che vuole censurare la nostra conferenza dal titolo “MAFIOSI A CASA NOSTRA – Rifiuti – Appalti – Denaro sporco” perché a suo avviso il tema non avrebbe attinenza con il nostro territorio. Spiace apprendere che, nella sua veste di Sindaco, a Pietrobon sfuggano dati e fatti che riguardano espressamente il territorio che egli amministra. A mero titolo esemplificativo intendo citare un solo esempio che tratteremo con molti altri nella conferenza del 18 febbraio. Il dato si riferisce alle dichiarazioni di un pentito rese ai magistrati inquirenti, durante un interrogatorio per reati mafiosi, nelle quali più volte spunta il nome di un ex titolare di una società che a Paese per anni ha gestito lo smaltimento di migliaia di tonnellate di rifiuti, molte delle quali arrivate da noi in modo illegale, così come accertato nel tempo dalla magistratura locale.

Purtroppo queste dichiarazioni in parte non hanno avuto sviluppi perché il pentito successivamente è stato messo a tacere per sempre, ovvero è stato assassinato in pieno giorno con 18 colpi di pistola in un agguato camorristico.

Trovo francamente miserevole ed irragionevole la posizioni di Pietrobon che vuole censurare questa conferenza del Gruppo Consigliare Regionale di Italia dei Valori, i cui relatori sono persone stimate  ed autorevoli, tecnici del settore che da tempo si occupano del fenomeno mafioso al nord come il prof. Guidotto e l’On. Borghesi.

Sarebbe un fatto di inaudita gravità se il sindaco, sotto dettatura della locale sezione della Lega Nord, vietasse l’utilizzo della sala consigliare anche alla luce del fatto che meno di un anno fa la concesse per la presentazione del libro di Giancarlo Gentilini,  pregiudicato in quanto condannato per il reato diistigazione al razzismo con la pena accessoria del divieto per tre anni di partecipare a comizi politici.

Pietrobon e i sui compagni di merende dovrebbero pensare di più ai problemi dei cittadini di Paese, che fine ha fatto l’indagine epidemiologica che la precedente amministrazione aveva avviato con l’ULSS  in merito al grave fenomeno dei malati di cancro connesso agli effetti delle discariche sulla nostra salute?

Il sindaco, ovvero la Lega Nord, non può considerare gli spazi comunali come esclusiva proprietà da concedere a piacere agli amici e vietare ai gruppi scomodi, questa è censura ed è una chiara violazione del principio fondamentale di libertà di parola ed espressione politica.

Dal canto nostro siamo pronti ad ogni tipo di protesta utile per denunciare l’eventuale censura dovuta solo ad arroganza e incapacità di dialogo.

Termino con una domanda : “Perché il sindaco di Paese e la Lega Nord hanno paura che si parli dei mafiosi di casa nostra?”

Andrea Zanoni – Consigliere Comunale di Paese – Cell. 347/9385856 – email: zanoni@ecorete.it

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