ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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PD Treviso: ”Sviluppo e lavoro non hanno bisogno di nuovo cemento”.

“Con una recessione alle porte sarebbe folle non accogliere con favore a nuove iniziative imprenditoriali che creano lavoro e sviluppo purché onesto e con giusti stipendi. Ma questo non deve avvenire sacrificando quel poco di suolo vergine che è rimasto nella nostra provincia. Dopo Padova, secondo i dati dell’Ispra, Treviso è la peggiore provincia del Veneto in termini di consumo di suolo: nel solo 2018 nella Marca sono stati utilizzati 7,5 metri quadrati di territorio per ogni ettaro contro una media regionale di 5,0 e una nazionale di 1,60. Il Veneto ha così conquistato questo triste primato nazionale nonostante i pericoli da dissesto idrogeologico che interessa anche la nostra regione. Il nostro territorio è pieno di capannoni abbandonati, manufatti da ricostruire, aree da rigenerare. Assindustria ha censito novantaduemila capannoni industriali in Veneto, 32mila solo fra Padova e Treviso; sono sparsi su 5.679 aree produttive per oltre 41mila ettari di terreno, e molti – il 12% del totale (11mila) – sono dismessi e inutilizzati. I dati dimostrano come non ci sia ragione per cui bisogna usare nuovo suolo. Zaia aiuti i nostri con premialità concrete comuni a non far cassa con nuova edificazione altrimenti il volano di sviluppo ambientale del sito Unesco del Prosecco sarà solo un’illusione. Nel 2020 arriva più lavoro dalla green che da una serie di poli logistici lontani pochi chilometri l’uno dall’altro”. Lo dichiarano Giovanni Zorzi e Matteo Favero, rispettivamente segretario del PD Provinciale di Treviso e responsabile tematico ambiente e agricoltura PD sul progetto del nuovo polo logistico di Casale e sui progetti ad alto impatto ambientale lungo il Passante e l’A27. Sul tema interviene anche Andrea Zanoni, Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Ambiente:  “Viviamo in un’emergenza ambientale e climatica senza precedenti che ci impone di tutelare le nostre ultime campagne dalla cementificazione, in questo caso invece si incaricano addirittura dei legali per andare contro la già blanda legge regionale sul consumo di suolo del Veneto. Questa è una scelta da anni 80 dove non c’era ancora la consapevolezza dei danni che avrebbe causato il consumo di suolo, invito sindaco e giunta di Casale sul Sile a leggersi l’ultimo “bollettino di guerra” del rapporto ISPRA sul consumo di suolo in Veneto e soprattutto l’enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco che denuncia in maniera chiarissima tutte queste scelte deleterie per le attuali e le future generazioni”

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