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Patrimonio UNESCO – Zanoni (PD): “La candidatura delle colline del Prosecco impone un ripensamento: stop all’aumento esponenziale dei vigneti e all’uso massiccio di sostanze chimiche”.

“La candidatura delle Colline del Prosecco nella Lista Unesco dei patrimoni mondiali dell'umanità è una bella notizia, ma questa eccellenza non può essere messa in discussione da un utilizzo massivo e massiccio di sostanze chimiche”. È quanto afferma il Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni che interviene sul via libera dato all’unanimità dalla Commissione Nazionale italiana per l’Unesco, tornando a evidenziare le criticità che insistono nell’area di Conegliano e Valdobbiadene.

“Speriamo che questa sia l’occasione per ripensare alla questione ambientale, investendo nel biologico – puntualizza il Consigliere democratico – ed arrivare quanto prima possibile alla certificazione dell’intero processo produttivo, che Zaia ha promesso da tempo senza mantenere la parola. Un riconoscimento così importante dovrebbe essere condizionato al rispetto degli obiettivi europei su sostenibilità, tutela della biodiversità, lotta ai cambiamenti climatici, tutela del suolo, delle acque e dell’aria, oltre che della salute dei cittadini. E tutto questo mal si concilia con l’aumento esponenziale dei vigneti, con la produzione di Prosecco che è raddoppiata nel giro di pochi anni, creando uno squilibrio con il paesaggio e l’ambiente, visto l’ampio uso di prodotti chimici di sintesi”.

“Oltre a questo, non bisogna dimenticare i fenomeni di smottamento, dovuti a disboscamenti e movimenti terra, per far spazio a nuove coltivazioni di Prosecco. Operazioni – conclude Zanoni – che sono state spesso oggetto di denuncia da parte di comitati, associazioni e sindaci, ma sulle quali Zaia e la maggioranza hanno troppo spesso chiuso gli occhi”.

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