ANDREA

ZANONI

Europee 2024

Cerca

Parchi – Zanoni (PD): “Tagli e commissariamenti minacciano i nostri Parchi. Così vengono sprecate importanti opportunità di lavoro e di sviluppo sostenibile”

Venezia, 16 gen. 2019 – “Tagliare i fondi ai Parchi non è un risparmio ma una perdita di opportunità. Opportunità di lavoro legate al turismo ambientale, all’agricoltura sostenibile, allo studio della biodiversità e non solo. La Regione deve invertire la rotta”. È quanto chiede il Consigliere regionale Andrea Zanoni (Partito Democratico) dopo che oggi in Quarta Commissione è stata presentata la relazione finale ‘Valutazione sull’organizzazione e la gestione dei Parchi regionali’.

“Nel documento – spiega – vengono messe in evidenza le numerose criticità dei Parchi, in gran parte dovute ai continui tagli effettuati negli anni dalla Regione. Ci sono state sforbiciate consistenti nel tempo: per il Fiume Sile siamo passati dagli 800mila euro di finanziamento del 2008 ai 482mila del 2018, per i Colli Euganei nello stesso periodo da due milioni e 610mila euro a un milione e 554mila, con tagli vicini al 50%. È un clamoroso autogol, minori investimenti significa ridurre le possibilità per i Parchi di fare da volano per l’economia in queste aree. A maggior ragione oggi, visto che come ha sottolineato anche il dirigente regionale, l’atteggiamento della popolazione, un tempo ostile, sta cambiando: i Parchi iniziano a essere visti come opportunità economica e di lavoro. Ricordo alcuni incontri della commissione Ambiente del Parlamento europeo: a livello dei 28 Stati membri sono stimati fino a cinque milioni di addetti nelle aree Rete natura 2000. Ciò dimostra l’importanza di tutelare e incrementare anche in Veneto sia il lavoro diretto che indotto nei Parchi”.

“Purtroppo – aggiunge in chiusura Zanoni – nella nostra regione ben quattro su cinque sono attualmente gestiti da un commissario straordinario: Fiume Sile, Colli Euganei, Delta del Po, Lessinia. Ciò comporta un deficit di partecipazione delle comunità locali, che non vengono coinvolte nelle scelte gestionali e subiscono decisioni calate dall’alto. Il mancato funzionamento degli organi elettivi provoca un allontanamento tra chi gestisce il Parco e chi lo vive quotidianamente. Con tutte le ripercussioni negative del caso”.

 

 

Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

Ultimi comunicati stampa