ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Paese, Trevignano e Istrana sono comuni ad altissima concentrazione di rifiuti con discariche con gravi problemi di inquinamento.

In questa grave situazione ambientale c’è chi pensa di aprirne di nuove come nel caso di Trevignano.

 

Lunedi 31 gennaio 2011 per la Marca sarà una giornata calda in tema di rifiuti e discariche inquinanti, mentre alle 15.00, presso la sede della Provincia di Treviso si parlerà di rifiuti cancerogeni nella Discarica Geo Nova di Istrana, poco dopo a Trevignano, a Villa Onigo, alle 20.45 si parlerà del progetto di ampliamento della discarica Postumia 2 di Trevignano.

L’incontro sulla Geo Nova è stato fissato dalla Provincia in seguito ad un’analisi dell’ARPAV che ha evidenziato la presenza di rifiuti fuori norma contenenti “Benzo(a)pirene, sostanza cancerogena” cosi’ come riporta  una raccomandata ar della provincia di Treviso indirizzata alla Geo Nova, all’ARPAV, al comune di Istrana, alla Regione Veneto ed al Comune di Milano in quanto detti rifiuti provengono dalla bonifica dell’area ex-Sisas di Pioltello-Rodano, alle porte di Milano. L’incontro di Trevignano organizzato dai comuni di Istrana e Trevignano verterà invece sul progetto di ampliamento della discarica Postumia 2 pari ad una superficie di 66.000 metri quadri (più di tredici campi trevigiani), per un volume complessivo di 1.200.000 metri cubi di rifiuti pari a circa 1.600.000 tonnellate tra i quali potranno arrivare anche i fanghi delle bonifiche. In questo fermento di incontri sulle discariche c’è un’altra notizia di questi giorni  che vede la regione stanziare ben sette milioni e mezzo di euro per mettere in sicurezza la discarica Tiretta nel vicino comune di Paese che da anni sta inquinando le falde acquifere con gravi conseguenze per i pozzi di acqua potabile del vicino comune di Quinto di Treviso. “L’area di questi tre comuni confinanti, Trevignano, Paese e Istrana, – ha commentato Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente – la potremmo definire il triangolo delle Bermude delle discariche del Trevigiano.

Il sindaco di Trevignano Bonesso e il Presidente della Provincia Muraro dovrebbero fare tesoro del fatto dei rifiuti cancerogeni rinvenuti ad Istrana e delle troppe discariche da bonificare di Paese per affossare il deleterio progetto di ampliamento della discarica di Trevignano che comporterebbe l’arrivo di 1.600.000 tonnellate di nuovi rifiuti da depositare a pochi centimetri dalla falda acquifera.

A Paese in materia di discariche ne abbiamo viste di tutti i colori, società fatte fallire per non pagare i danni dell’inquinamento, polizze fideiussorie per importi di diversi milioni di euro svanite come neve al sole, società di cauzioni che invece di erogare le polizze dichiaravano fallimento dopo essersi trasferite dal nord a Reggio Calabria.

Con precedenti del genere come possono fare finta di niente ignorando questi gravi fatti ora che qualcuno chiede ancora  di portare da noi rifiuti da ogni dove?

Ormai è risaputo che l’unica amara realtà è quella che chi inquina non paga e scappa con il malloppo di danaro  e a pagare sono i cittadini, alla faccia del motto “paroni a casa nostra”.

Sono convinto che la magistratura dovrebbe indagare a fondo sui rifiuti illegali che da anni circolano in Veneto inquinando terreni e falde acquifere; prima o poi potrebbero venire a galla anche dei collegamenti con la mafia che a quanto pare ha fatto la sua fortuna sui rifiuti ancor più che sulla droga.”

Paeseambiente – Email: paeseambiente@ecorete.it – Cell. 347/9385856

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