ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Non c’è pace per il martoriato territorio di Paese: ancora cemento a volontà, via libera alle grosse lottizzazioni utili per la speculazione edilizia, niente per chi ha bisogno di una nuova casetta.

 

Il 15 dicembre prossimo il Consiglio Comunale di Paese durante una seduta fiume che inizierà alle 17.00 per terminare molto presumibilmente a notte fonda, approverà il cosiddetto “Piano degli Interventi”, detto PI, ovvero lo strumento urbanistico noto ai più come Piano Regolatore.

Il Piano degli Interventi è quel piano quinquennale che mette in pratica i principi fondamentali scritti nel PAT (Piano di Assetto Territoriale) approvato nel 2007 con validità decennale. Da un esame della documentazione del PI balzano agli occhi alcuni dati molto significativi relativi alla edificazione residenziale.

Il PAT del 2007 prevedeva per i prossimi 10 anni la realizzazione di ben 693.000 metri cubi destinati all’edilizia residenziale, il PI in approvazione consuma in un solo colpo ben 466.000 metri cubi sul totale dei 693.000 metri cubi, ovvero il 67 % del totale. Questo significa che questo piano, che consuma subito il 67% dell’edificabile, lascerà alla futura amministrazione la possibilità di pianificare solo il 33% del totale, ovvero le briciole. Va inoltre detto che non c’è obbligo alcuno di realizzare tutti i 693.000 metri cubi previsti dal PAT, risulta anzi auspicabile che per salvaguardare l’ambiente ed il territorio ne siano realizzati il meno possibile agevolando i residenti ed evitando qualsiasi speculazione edilizia. Per quanto riguarda i nuovi lotti edificabili quello che più sorprende sono le dimensioni, non si tratta infatti di lotti da 500 o 1000 metri quadri l’uno, utili a realizzare una abitazione per le necessità dei residenti, come i figli che devono farsi una casa nuova, bensì di lotti aventi dimensioni di diverse migliaia di metri quadri arrivando addirittura ad un lotto da 27.700 metri quadri. Si tratta di appezzamenti di terreno che si prestano più a vere e proprie speculazioni edilizie, con tante case a schiera e palazzine, piuttosto che interventi utili ad agevolare i cittadini di Paese ed i loro figli. Andrea Zanoni, consigliere comunale e capogruppo di Italia dei Valori ha commentato così questo piano: “Si tratta di una nuova colata di cemento in un territorio già oggetto di indiscriminate speculazioni edilizie che hanno stravolto Paese portandolo in pochi anni da 15.000 a 22.000 abitanti, il tutto senza mai pensare ad una piazza centrale e ad adeguate aree verdi per i bambini e le loro famiglie. Ho chiesto al sindaco nomi e cognomi dei proprietari dei grossi lotti che da agricoli diventeranno edificabili perché voglio che venga rispettata la legge che prevede che i consiglieri comunali con interessi diretti o di loro parenti non debbano partecipare al voto. Voglio proprio vedere quanti e  quali saranno i consiglieri o gli assessori che saranno costretti ad uscire dal consiglio per il conflitto di interesse. Questo piano del sindaco pare essere un piano per pochi eletti, rischia di diventare un grosso affare per pochi lasciando a bocca asciutta chi ha veramente bisogno di edificare una casetta per i figli, qui si mette mano in fretta e furia sul 70% del totale edificabile. In consiglio comunale presenterò degli emendamenti per tentare di limitare i danni e limitare ulteriore consumo di territorio. Naturalmente se vi saranno dei comportamenti in violazione di norme vigenti valuterò anche la possibilità di coinvolgere la Procura della Repubblica.

In un periodo di crisi per il mattone questo piano dell’abbondanza rischia di mettere in ginocchio molte imprese che hanno diverse case invendute; inoltre, potrebbe diventare il colpo di grazia per il PIRUEA dell’ex Simmel che pare stia già navigando in cattivissime acque.”

Andrea Zanoni Consigliere comunale di IdV – Email: zanoni@ecorete.it – www.andreazanoni.it

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