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Marcon (VE), cacciatore spezza l’ala a un Cigno con una fucilata

Domenica 22 settembre, le Guardie volontarie della LIPU di Venezia hanno soccorso un povero Cigno colpito da una fucilata ad un’ala. L’eurodeputato Andrea Zanoni: «Il responsabile di un atto vile e crudele deve essere individuato e punito. È ora di mettere la parola fine a episodi di vero e proprio bracconaggio come questo che si verificano con una frequenza inaccettabile nel nostro Paese»

 

Domenica 22 settembre 2013, un Cigno adulto è stato trovato da un cittadino che passeggiava lungo il fiume Dese, tra Marcon (VE) e la frazione di San Liberale in via Zuccarello. Avvisate dell’accaduto, le Guardie volontarie della Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) di Venezia sono intervenute immediatamente sul posto soccorrendo il povero animale in evidente difficoltà.

 

Il Cigno era ferito a un’ala, spezzata da una rosa di pallini da caccia. L’esemplare è stato trasportato al Centro Recupero Fauna Selvatica di San Donà, dove ha ricevuto le cure necessarie e sarà sottoposto a un percorso di riabilitazione.  

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «Abbiamo assistito all’ennesimo episodio di bracconaggio. La zona dove è stato recuperato il povero animale è particolarmente battuta dai cacciatori. Il Cigno è una specie superprotetta dalla legge sulla caccia e “scomoda” per i cacciatori perché colpevole, secondo gli amanti della doppietta, di spaventare le anatre mettendole in fuga. Chi ha sparato è un delinquente che va individuato e punito. Se non fosse stato avvistato e soccorso, il povero animale sarebbe sicuramente morto. Servono pene più serie per chi si macchia di tali reati. Le sanzioni previste dalla Legge sulla caccia 157 del 1992 sono ridicole: basti pensare che per l’uccisione di una specie particolarmente protetta, non è nemmeno prevista la revoca della licenza di caccia. L’Italia deve mettersi in linea con gli altri Paesi dell’Unione europea anche sulle sanzioni».

 

BACKGROUND

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni da molti anni porta avanti la sua battaglia contro il bracconaggio. L’8 novembre 2012, Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare i gravi e ripetuti casi di bracconaggio in tutta Italia a specie di uccelli e mammiferi rari e in via d’estinzione.

Il 9 gennaio 2013 il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik ha fatto sapere che “la Commissione sta elaborando un elenco di azioni, nell’ambito della direttiva 2009/147/CE sugli uccelli selvatici, per affrontare l’abbattimento illegale di volatili nell’Ue, compreso in Italia”. Il Commissario ha spiegato che “l’elenco delle possibili azioni comprende aspetti quali il controllo delle attività illegali, lo scambio di informazioni, la sensibilizzazione, la prevenzione, il miglioramento del coordinamento e dell’attività di controllo del rispetto della normativa.

 

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