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ZANONI

Consigliere Regionale

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MALTEMPO, ZANONI: “NON POSSIAMO RASSEGNARCI ALL’EMERGENZA CONTINUA E ALLA CONTA DEI DANNI, TRANSIZIONE ENERGETICA E STOP AL CONSUMO DEL SUOLO PRIORITÀNELLA NOSTRA AGENDA”

“Il maltempo che ha devastato il Veneto in questi giorni non è un evento eccezionale e non possiamo rassegnarci all’emergenza continua. Occorre investire da subito per contrastare le conseguenze dei cambiamenti climatici, stoppando il consumo di suolo e avviando una vera transizione energetica. Zaia anziché limitarsi a presentare il conto a Roma, con toni minacciosi come se fosse colpa del Governo, pensi a quello che la sua Giunta non ha fatto nel corso della legislatura, sottovalutando ogni allarme”. Così Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico e candidato alle Regionali del 20-21 settembre, commenta la nuova ondata di maltempo che ha colpito il Veneto.  

“Ma in questa estate non c’è stata provincia che sia rimasta immune. Trombe d’aria e allagamenti sono sempre più frequenti e sono il frutto dei cambiamenti climatici con buona pace dei negazionisti, ben rappresentati anche nella Giunta regionale. Lo scorso novembre abbiamo assistito, purtroppo, a una scena surreale: mentre la maggioranza Lega-Fratelli d’Italia bocciava tutte le nostre proposte per contrastare i mutamenti climatici l’aula consiliare finiva sott’acqua, allagata. Nonostante il disastro, zero soldi stanziati”.

“Va ripensato il modello di sviluppo, a maggior ragione in Veneto che da tre anni è la regione che consuma più suolo in Italia, nonostante la sbandierata legge sul ‘consumo zero’. Tante chiacchiere e zero fatti. Come Partito Democratico siamo convinti che la sostenibilità debba essere al centro dell’azione di governo, a partire dalla transizione energetica. E proprio in quest’ottica già lo scorso anno avevamo presentato il report ‘Veneto 100% sostenibile, efficiente e rinnovabile’ (scaricabile dal sito www.veneto100x100sostenibile.it) che indicava come poter raggiungere l’obiettivo agendo nei campi dell’edilizia, della mobilità, dei servizi pubblici e della produzione energetica. Un obiettivo obbligato, se vogliamo lasciare alle future generazioni un territorio in salute, e su cui siamo fortemente in ritardo”.

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