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Maltempo in Veneto – Zaia bleffa e chiude la caccia a poche specie stanziali. Zanoni (LAC): “Nessuna pietà per gli uccelli migratori e per quelli cacciati in deroga.”

La LAC – Lega per l’Abolizione della caccia – Sezione del Veneto, in considerazione delle gravi condizioni climatiche alle quali è sottoposta tutta la regione, con precipitazioni ininterrotte da giorni, con interi paesi allagati e numerose frane, aveva chiesto pubblicamente al presidente della regione di chiudere immediatamente la caccia in tutta la Regione. Le ragioni della richiesta erano due, la prima per salvaguardare la fauna ormai in grave difficoltà perché stremata ed impossibilitata a muoversi da giorni per la ricerca del cibo, la seconda per evitare che gli addetti ai soccorsi oltre a seguire le migliaia di cittadini bisognosi di aiuto debbano intervenire il località impervie per soccorrere i cacciatori che si mettono nei guai.

La richiesta si basava su fondamenta legali dato che la legge regionale sulla caccia, la 50 del 1993, che prevede, all’articolo 17  che il  Il Presidente della Giunta regionale può … vietare l’esercizio venatorio … per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche”.

Ieri con decreto n. 237 il presidente del Veneto  Zaia ha chiuso la caccia, da oggi 3 novembre sino a sabato 6 novembre, solo in “forma vagante” e “solo alla “fauna stanziale” e per le sole province di Padova, Treviso, Verona e Vicenza..

Significa che su 50 specie attualmente cacciabili in Veneto (44 cacciate in via ordinaria e 5 in “deroga”) solo 13, ovvero Lepre, Fagiano, Volpe e gli ungulati, potranno godere di protezione per questi quattro giorni e solo su 4 province su 7.

“Il divieto di caccia così come formulato è solo uno spot mediatico alla Zaia che non tutela la fauna selvatica e non evita di vedere i cacciatori in giro per le campagne allagate – ha commentato Andrea Zanoni presidente della LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto – Zaia dimostra cosi di non avere nessuna pietà per il “popolo migratore”, ovvero proprio per gli uccelli che più di tutti sono sottoposti alle nefaste conseguenze di questo clima impazzito.

Con questo decreto Zaia ha dimostrato inoltre di non avere pietà alcuna anche nei confronti degli uccellini protetti ma cacciabili”in deroga”  come il Fringuello e la Pispola.

Questi piccoli uccelli migratori vengono infatti massacrati anche in questi giorni, come testimoniano le numerose telefonate di cittadini che oggi ci hanno segnalato decine di appostamenti in funzione nella provincia di Vicenza, i quali dopo aver letto i giornali pensavano che la caccia fosse chiusa.”

A titolo di cronaca nella sola provincia di Treviso, da oggi e sino a contrordine, la caccia è sospesa nella sua totalità così come previsto dal decreto prot.n.113118 del 2/11/2010 del Presidente della Provincia di Treviso.

LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto – Via Cadore 15/C int. 1 – 31100 Treviso – cell. 347/9385856 – email: lacveneto@ecorete.it.

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