Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) risponde a Claudio Dario, Direttore generale dell’Usl 9 di Treviso: “Assurdo quantificare il prezzo degli ultimi giorni di un paziente. A diminuire non devono essere i giorni di vita degli ammalati ma il prezzo dei medicinali”
“Che a pagare il prezzo della crisi non siano gli ammalati. La vita non ha prezzo”. E’ la risposta secca di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, alle dichiarazioni di Claudio Dario, Direttore generale dell’Usl 9 di Treviso, sui costi eccessivi dei farmaci per i malati terminali. “Centellinare su quanto valgono gli ultimi giorni di vita di una persona è una pura follia. Nella vita ci sono dei limiti di umanità che non si possono superare nemmeno a parole”.
Parlando dei costi del trattamento dei malati terminali (come si legge sulla stampa), Claudio Dario ha dichiarato che si tratta di “prezzi sproporzionati ai benefici che producono” dal momento che si riferiscono “a chi ha pochi mesi di vita”. Secondo Zanoni “un simile pragmatismo non ha regione d’esistere nemmeno in tempo di crisi. La vita umana, compresa anche quella di chi deve affrontare una terribile malattia, non si può quantificare economicamente. La nostra coscienza di esseri umani ci impone di garantire ai nostri concittadini tutta l’assistenza sanitaria possibile a prescindere dalla loro condizione di salute”.
L’Eurodeputato concorda invece con il direttore generale dell’Usl 9 per quanto riguarda il bisogno che le aziende farmaceutiche ritocchino al ribasso i prezzi di determinati farmaci. “Dario almeno una cosa giusta l’ha detta, ovvero che bisogna convincere le aziende produttrici a ridurre i costi di alcuni farmaci partendo proprio da quelli maggiormente utilizzati dai malati terminali”. Zanoni punta il dito sul “giro d’affari che si innesca in queste situazioni, dove le aziende farmaceutiche sanno bene come lucrare sulla tragedia umana”.
“Meglio sarebbe – ha aggiunto Zanoni – che le autorità sanitarie investissero più risorse nella ricerca delle cause e quindi sulla prevenzione di certe malattie. Mi riferisco alle molteplici cause come l’aria avvelenata che tutti respiriamo, intrisa di polveri sottili e varie altre sostanze chimiche, che per chi vive in determinate aree, si sommano ai terribili pesticidi, per non parlare poi anche dei cibi e dell’acqua contaminata”.
“A pagare il prezzo dell’attuale crisi economica devono essere in primis chi l’ha causata – conclude Zanoni – e non i nostri malati nel loro letto d’ospedale”.
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