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Lavoro – Zanoni (PD): “Caporalato e lavoro nero, a che punto è il Protocollo annunciato dalla Regione?”

Venezia, 27 feb. 2019   –  “A che punto è il Protocollo contro caporalato e lavoro nero annunciato nelle scorse settimane dalla Regione? Dalle parole e dai tavoli è urgente, oltre che doveroso, passare ai fatti”.

 

Lo chiede il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, che ricorda “la risposta della Giunta, all’interrogazione presentata lo scorso 19 dicembre, in seguito al ritrovamento del corpo di un boscaiolo, impiegato in nero, abbandonato senza vita dal titolare di un’azienda bellunese in un dirupo in Trentino”.

 

 “Quel tragico episodio, purtroppo, non rappresenta un’eccezione – osserva il consigliere Dem – Lo sfruttamento, soprattutto in determinati settori, è un fenomeno consolidato, con tutto ciò che ne può conseguire. Al di là dei provvedimenti che prenderà la Magistratura sul singolo caso, serve una forte azione politica”.

 

“La Giunta, rispondendo alla mia interrogazione, ha parlato di incontri con Veneto Lavoro, Anpal, Ispettorato del lavoro, Inps, Inail, sindacati e associazioni datoriali – spiega il Vicepresidente della Commissione consiliare Ambiente – per arrivare a un Protocollo con varie azioni per l’incrocio della domanda e offerta in agricoltura e il rafforzamento delle condizioni di legalità, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, da siglare nei primi mesi dell’anno”.

 

“Quanto manca alla firma e all’effettiva entrata in vigore di questo Protocollo? – chiede ancora Zanoni – Ricordo che in Veneto ci sono quasi 200mila occupati in nero, secondo dati della Cgia di Mestre, il cui valore aggiunto è pari a 5,3 milioni di euro, ovvero il 3,8% del Pil regionale”.

 

“Il fatto che in altre Regioni la situazione sia peggiore – conclude Andrea Zanoni  – non è certo un motivo valido per restare ancora a guardare”.

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