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ZANONI

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La Regione sospenda le fiere degli uccelli, rischioso veicolo del virus dell’aviaria

L’eurodeputato Andrea Zanoni presenta una seconda interrogazione alla Commissione europea per chiedere di bloccare le fiere degli uccelli e denuncia possibili violazioni alla normativa comunitaria: «Sono un potenziale e pericoloso mezzo di diffusione del virus, devono essere immediatamente sospese»

 

«La Commissione verifichi se le fiere degli uccelli sono compatibili con le norme comunitarie in materia di prevenzione dell’aviaria e imponga alle autorità italiane il blocco di queste rischiose movimentazioni». Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, con un’interrogazione alla Commissione europea.

 

Domenica 25 agosto 2013, l’eurodeputato ha visitato la fiera di Montebelluna (TV) per verificare sul posto se e quali misure vengano adottate in queste manifestazioni contro l’aviaria (FOTO). «Purtroppo ho avuto l’amara sorpresa che non solo la fiera si svolgeva come da programma – ha affermato Zanoni – ma ho potuto anche accertare l’assenza di autorità ufficiali che controllassero gli animali e gli espositori e la presenza di centinaia di uccelli selvatici e di allevamento. Erano presenti decine di anatre molte delle quali appartenenti alla specie del Germano reale, uno tra i maggiori portatori del virus. È aberrante che in una situazione di allarme sanitario non venga sospesa la movimentazione degli uccelli: molti degli espositori e venditori, nonché gli stessi visitatori, provenivano da fuori provincia e da altre regioni. Purtroppo questo è il miglior modo per propagare il virus».

 

A Occhiobello (RO), è stata disposta l’uccisione di 200.000 galline ovaiole di un allevamento. Nonostante la situazione di emergenza, domenica 25 agosto scorso, in Veneto si sono svolte le fiere degli uccelli a Montebelluna (TV) e ad Annone Veneto (VE). L’1 settembre si terranno a Gaiarine (TV), l’8 settembre a Cisano Bardolino (VR) e il 27 ottobre a Godega Sant’Urbano (TV).

 

In Lombardia il 31 agosto, ci sarà la fiera degli uccelli a Casnigo (BG), l’1 settembre a Bienno (BS) e a Cantello (VA) e l’8 settembre a Gussago (BS). In Toscana il 31 agosto a Ponte Cappiano (FI), il 7 settembre a Santa Croce sull’Arno (PI), l’8 settembre a Capannoli Valdera (PI), il 23 settembre a Terranuova (AR), il 29 settembre a Crespina (PI) e a Montopoli in Val D’Arno (PI), il 6 ottobre a Pian di Scò (AR) e il 21 novembre a Santa Croce sull’Arno (PI). In Friuli Venezia Giulia si terrà una fiera l’1 settembre a Brugnera (PN) e a Cividale (UD), l’8 novembre a Tricesimo (UD) e il 15 novembre a Porcia (PN).

 

Solo la Regione Emilia Romagna ha bloccato questo tipo di fiere, sospendendo gli appuntamenti previsti il 7 settembre a Brisighella (RA) e il 28 settembre a Sant’Arcangelo di Romagna (RN). «Sono allibito di fronte al lassismo della Regione Veneto per questa problematica – ha concluso Zanoni – La Regione, in questi anni, non sempre ha adottato le misure necessarie ed utili ad evitare il diffondersi del contagio di questo potenziale pericoloso virus. Anzi sono state attuate delle ingiustificate, incomprensibili, quanto pericolose deroghe al regime di prevenzione della propagazione del virus nei confronti dei cacciatori che si avvalgono di richiami vivi e delle fiere degli uccelli. Oltre alle migliaia di poveri animali uccisi in via precauzionale, il danno causato da questi abbattimenti verrà indennizzato dallo Stato e, quindi, saremo ancora una volta noi cittadini a pagare. Mentre in Emilia Romagna si è già provveduto a sospendere tutte le fiere ornitologiche, gli Amministratori veneti rimangono a guardare e la loro inerzia potrebbe andare a pesare ulteriormente sui portafogli dei contribuenti».

 

 

BACKGROUND

 

Il 26 agosto 2013, l’eurodeputato Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare i possibili gravi inadempimenti delle autorità locali e chiedere la sospensione dell’attività di caccia e delle fiere degli uccelli, vista l’epidemia di influenza aviaria nel Nord-Est dell’Italia.

 

Nei comuni dell’Emilia Romagna di Ostellato (FE), Mordano (BO) e Portomaggiore (FE), dal 14 agosto scorso le Autorità sanitarie locali hanno rilevato la presenza del virus sottotipo H7N7 noto come influenza aviaria e sono stati ordinati gli abbattimenti. Si tratta di tre allevamenti: Ostellato con 128.000 galline ovaiole, Mordano con 586.000 galline ovaiole e Portomaggiore con 18.000 tacchini.

 

Al fine di evitare il contagio una delle precauzioni adottate è il divieto di movimentazione di volatili vivi. Stando ai dati del Ministero della Salute, nei Germani reali (Anas platyrhynchos) è stato più volte riscontrato il virus dell’influenza aviaria.

 

Il 16 luglio 2013, la Giunta del Veneto con la Delibera 1286 “Regime di deroga al divieto di utilizzo di volatili appartenenti agli Ordini degli Anseriformi e Caradriformi nell’attività venatoria. Disposizioni esecutive per la stagione venatoria 2013/2014” ha concesso nell’attività venatoria l’uso e la movimentazione di richiami vivi, anatre comprese, uccelli questi ritenuti veicolo del contagio.

 

Il 21 settembre 2012, la Regione in seguito ad un caso di H5N1 aveva vietato fiere, mostre e mercati di avifauna, consentendo però le fiere dedicate agli uccelli ornamentali, ovvero le sagre degli uccelli nelle quali sono presenti in particolare anche anatre usate come richiami vivi nella caccia.

 

 

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