ANDREA

ZANONI

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La Commissione VIA fa proprie le osservazioni di Paeseambiente del 2008 e affossa il progetto della cava Morganella che sarebbe diventata la cava sottofalda più profonda d’Europa.

Paeseambiente ora scrive alla Provincia per chiedere un monitoraggio utile

Comunicato del 28 febbraio 2011 La Commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) della Regione Veneto con lettera del 25 ottobre del 2010 indirizzata all’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) composta dalle società di cavatori Biasuzzi Cave Spa, Calcestruzzi Spa e Superbeton Spa, in merito al progetto di escavazione della cava Morganella, ubicata nei comuni di Paese e Ponzano Veneto, ha comunicato ben 20 osservazioni diverse, contenenti richieste di approfondimenti e modifiche del progetto, tali da affossarlo.

La Morganella è la cava sottofalda (si scava sotto l’acqua!!!) più grande d’Europa: attualmente è lunga un chilometro e larga 500 metri, dentro potrebbe esservi contenuta per ben 44 volte la cattedrale di San Pietro. Il progetto prevedeva il prolungamento dell’attività di cava per altri 20 anni, l’estrazione di altri 8.800.000 metri cubi di ghiaia e l’approfondimento dell’estrazione dagli attuali 40 metri di profondità a ben 65 metri (quota mai raggiunta in Europa in siti simili). Va evidenziato come la Commissione regionale VIA abbia fatto proprie praticamente tutte le osservazioni che Paeseambiente aveva inoltrato formalmente, con una lettera raccomandata datata 26 agosto 2008, con la quale veniva inoltre chiesta l’Inchiesta Pubblica, successivamente accolta dalla Regione. Tra queste troviamo il problema delle due discariche confinanti alla cava con particolare riferimento alla tenuta delle loro scarpate e al fenomeno di contaminazione da percolati del lago della cava Morganella (che è la falda acquifera affiorante messa a nudo dai cavatori). E ancora: le escavazioni registrate oltre il limite consentito in seguito ai controlli effettuati sulla cava; il monitoraggio dei pozzi di acqua potabile privati e pubblici in direzione di Treviso e Paese sino ad una distanza di un chilometro; la presenza di materiali diversi sul fondo cava che devono essere estratti e destinati altrove; il monitoraggio qualitativo della falda acquifera, la questione della contaminazione delle falde acquifere differenziate e separate da strati di materiale cementato impermeabile e il parco fotovoltaico galleggiante. Considerato che nel documento della regione si parla anche di necessità di “movimentazione dei sedimenti presenti sul fondo cava”, Paeseambiente per vederci chiaro ha inviato una richiesta formale al Presidente della Provincia Muraro affinché venga fatta una indagine specifica per determinare la natura del materiale ubicato sottofalda sul fondo della cava, che la regione chiede di asportare. In questo modo finalmente si saprà con certezza se sul fondo della Morganella c’è ghiaia o altro, finalmente finiranno le illazioni e i dubbi su questa cava attorniata da discariche ed oggetto in passato anche di una condanna penale per il conferimento di rifiuti pericolosi. “Il nostro lavoro durato mesi di studio delle carte del progetto e di stesura delle osservazioni ha dato finalmente i risultati auspicati – ha commentato Andrea Zanoni Presidente di Paeseambiente – constatiamo con soddisfazione che la Commissione VIA ha fatto proprie tutte le nostre osservazioni. Ora vogliamo che la provincia effettui un controllo sulla natura del materiale depositato sul fondo di questa cava, coperto da milioni di metri cubi d’acqua, per capire di cosa si tratti. Per il Sindaco di Ponzano Veneto Granello questa è una batosta senza precedenti ovvero una bocciatura clamorosa dell’alleanza che aveva maldestramente stretto con i cavatori più assetati di ghiaia dell’intera provincia. Granello si sorprende del responso della Commissione VIA? Se avesse fatto il suo lavoro di Sindaco leggendosi le nostre osservazioni ed effettuando poche verifiche avrebbe capito che si trattava di un progetto morto sul nascere da condannare invece che da sostenere.”. Gruppo Paeseambiente – 31038 Paese (TV) – Cell. 347/9385856 – Email: paeseambiente@ecorete.it

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