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L’Ue contrasti l’importazione illegale di pellicce di foca in Italia

 L’eurodeputato Andrea Zanoni chiede alla Commissione europea di fare il punto sulla lotta all’importazione di simili prodotti. Il caso delle calzature Creative potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di un traffico clandestino. “L’Ue deve fare il massimo per contrastare il più grande e crudele massacro di mammiferi marini nel mondo”

 

La Commissione europea contrasti l’importazione illegale di pellicce di foca in Italia”. Lo chiede con un’interrogazione Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell’Intergruppo Benessere degli Animali al Parlamento europeo. “Il recente caso dei prodotti realizzati con pelli di foca dell’azienda italiana Creative potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di un terribile traffico fatto del sangue di migliaia di foche e in aperta violazione con le norme europee”.

 

Sotto accusa il caso delle calzature (90 pelli grezze e oltre 100 paia di scarpe), realizzate con pelli di foca, prodotte e commercializzate con il marchio Hice Shoes dall’azienda italiana Creative s.r.l.  e importate tramite la società danese Salto Sko, sequestrate dal Corpo Forestale dello Stato dopo la denuncia della organizzazioni HSI Humane Society International HSI e Lega Anti Vivisezione LAV. “Tale azienda dichiara sul proprio sito web che le pelli di foca provenivano da fonti sostenibili Inuit importate dalla Groenlandia nel rispetto del Reg. 737/2010, il quale prevede che possano essere immessi sul mercato prodotti originati dalla caccia di popolazione Inuit o altre comunità indigene solo se accompagnati da un documento di certificazione emesso da un’autorità competente riconosciuta dalla Commissione europea. Ma ecco che nella lista europea ufficiale non compare alcuna autorità della Groenlandia”, scrive Zanoni alla Commissione.

 

L’eurodeputato chiede quindi “quali azioni intende intraprendere la Commissione per assicurare la corretta implementazione del Regolamento (CE) 1007/2009 e del Regolamento (UE) 737/2010” e di “verificare se ci sono state altre importazioni illegali di prodotti di foca dal 2010 ad oggi”.

 

L’Ue deve mantenere alta la guardia per evitare che nei nostri Paesi entrino prodotti derivati dal più grande e crudele massacro di mammiferi marini nel mondo”.

 

BACKGROUND

 

Lo scorso luglio il Commissario Ue al Commercio Karel De Gucht ha risposta ad una lettera inviata da Andrea Zanoni con cui chiedeva l’esclusione dei prodotti derivanti dalle foche dall’accordo commerciale con il Canada. I Commissario aveva assicurato a Zanoni che in nessun caso questo accordo metterà a rischio il regolamento europeo 1007/2009 che proibisce la commercializzazione di simili prodotti.

 

Ecco la lista delle autorità riconosciute dalla Commissione e pubblicate sul sito della Direzione Generale Ambiente: http://ec.europa.eu/environment/biodiversity/animal_welfare/seals/seal_hunting.htm

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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