ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Inquinamento aria. Zanoni (PD): “Emergenza senza precedenti. Regione agisca con massima urgenza. Al tavolo tecnico del 30 dicembre vengano presi provvedimenti urgenti”.

“La situazione è di vera emergenza: il continuo superamento, nelle città del Veneto, del livello di polveri sottili rilevato in questo autunno rappresenta un fenomeno senza precedenti da quando la tecnologia ci consente di misurare l’inquinamento dell’aria. Da troppi anni la Regione Veneto ha fatto orecchie da mercante lasciando i singoli comuni in balia di se stessi e liberi di agire in ordine sparso. Ora ha il dovere di agire con la massima urgenza”.

La presa di posizione è del consigliere regionale del PD e vice presidente della commissione Ambiente, Andrea Zanoni.

“Questo scenario drammatico viene confermato dall’Agenzia europea per l’ambiente che il 30 novembre scorso ha pubblicato uno studio con i dati riguardanti i danno per la salute derivanti dall’inquinamento dell’aria. Nel 2013 in Europa sono morti prematuramente quasi 500.000 cittadini: in Italia sono ben 82 mila all’anno e quasi tutti concentrati in Pianura Padana. A questo si aggiunga che la legge impone di non superare per più di 35 volte il livello dei 50 microgrammi/mc di polveri sottili: ad oggi in Veneto siamo circa a 80-90 sforamenti di media”.

Secondo l’esponente democratico “in via emergenziale andrebbero vietate tutte le combustioni all’aperto e tutte le combustioni sprovviste di filtri di abbattimento dei fumi. Ma è evidente che servano misure strutturali, dagli incentivi per i cittadini che oggi hanno caldaie molto inquinanti come le caldaie a gasolio e le stufe a legna, in modo che le possano sostituire con caldaie meno inquinanti, fino agli incentivi per rottamare le vecchie auto inquinanti per la loro sostituzione con auto a gas o auto ibride ad energia elettrica. Andrebbero inoltre dismessi tutti i grandi impianti, quindi gli inceneritori, che immettono ingenti quantità di inquinanti e andrebbe incentivato il trasporto su rotaia e penalizzato quello aereo e su gomma”.

Zanoni ricorda che “la Corte di Giustizia UE ci ha condannati nel 2012 per la violazione della direttiva Aria. Nel luglio 2014 la Commissione Europea ha aperto una nuova procedura di infrazione contro l’Italia per la stessa violazione. Se ci verrà inflitta una seconda condanna arriveranno anche le sanzioni economiche della Corte di Giustizia, che potranno superare il miliardo di euro. La Regione dovrebbe coordinare maggiormente il Piano Trasporti, il Piano rifiuti ed il piano Energia tra di loro incentivando tutte le tecnologie a basso inquinamento penalizzando quelle molto inquinanti”.

Ed in vista del tavolo tecnico del 30 dicembre, il consigliere PD auspica che “si raggiungano decisioni concrete e risolutive pianificando almeno per i prossimi 5 anni delle azioni che portino alla graduale soluzione di un problema che per il Veneto deve essere considerato come emergenza da risolvere in via prioritaria”.

22 dicembre 2015

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