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Infrastrutture – Zanoni (Pd): “Pedemontana: dopo anni emerge la verità e tutti i nodi vengono al pettine”

“Pedemontana: dopo anni emerge la verità e tutti i nodi vengono al pettine”. Inizia così una nota riguardante la superstrada Pedemontana Veneta del consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni.  “Coerentemente con quanto ci aveva preannunciato in un incontro a Roma – spiega Zanoni – due mesi fa presenti oltre al sottoscritto gli onorevoli Roger De Menech e Filippo Crimì, la Collega Cristina Guarda e Alberto Rigon, il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha deciso di non prorogare la gestione commissariale straordinaria governativa per la Superstrada Pedemontana Veneta, la cui gestione ricade ora interamente nelle competenze della Regione Veneto. Spero ora valga la regola ‘chi sbaglia paga’ perché se il contratto tra Regione e SIS non fosse stato censurato come fatto per anni dal Commissario, adesso non ci troveremo a gestire queste macerie”.

 

“Sulla Pedemontana – continua la nota dell’esponente del Pd – Zaia ha una bella faccia tosta: per anni ha detto che col commissario, nonché Amministratore delegato di Veneto strade l’ingegner Silvano Vernizzi, tutto andava meravigliosamente, salvo adesso annunciare in sua sostituzione una task force costituita addirittura da ben cinque avvocati e una economista esperta anch’essa di finanza di progetto, segno evidentissimo che ci sono sin troppe cose che non vanno e che le sue rassicurazioni passate non erano vere ma utili solo ad un pubblico di creduloni. Ora Zaia la smetta di fare da scaricabarile sul Governo e si assuma fino in fondo le sue responsabilità a partire dal pagamento degli espropriati non ancora risarciti”.

 

“Sono inoltre molto sorpreso da certe isolate affermazioni di chi dichiara che Vernizzi ha svolto il suo mandato di Commissario nel migliore dei modi: ricordo in merito che Vernizzi ha censurato per anni la convenzione economica, si è rifiutato di venire in audizione in Commissione Consigliare Ambiente nonostante una formale richiesta, ha portato avanti un project financing considerato problematico dalla stessa Corte dei Conti e causa dell’attuale disastrosa situazione. L’ex Commissario si è quindi dimostrato nei fatti inadeguato a svolgere proficuamente il suo ruolo. Prima di parlare ancora di buona gestione commissariale consiglio a tutti di informarsi meglio su come stanno le cose leggendosi l’ultima relazione di ottobre dei magistrati contabili nonché l’utile documento di dicembre dell’esecutivo del Partito Democratico della provincia di Vicenza. Ora – conclude Zanoni – la Regione deve immediatamente rivedere tutti i rapporti contrattuali causa della disastrosa situazione sia economica che ambientale di quest’opera, rivedendo anche il progetto con massima trasparenza e collaborazione con il territorio, a partire dai sindaci, adottando soluzioni meno onerose per i veneti e meno impattanti per il nostro territorio”

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